Una bellissima esperienza. Terza parte.
Data: 14/03/2019,
Categorie:
Cuckold
Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu
... il cameriere cui avevo regalato le mie mutandine. Quando siamo giunti vicino a lui, Mario mi ha preso per un braccio e mi ha messo davanti a lui che, nel frattempo, si accendeva una sigaretta. «Inginocchiati e fargli un pompino. Cerca di fare una cosa in fretta e fatta bene, perché questa sera hai avuto un’offerta come puttana e, se questa offerta è molto generosa, lo devi, in parte, anche a lui, che ha consegnato il tuo string al tuo cliente; quindi, succhiagli bene il cazzo, ma fa in fretta, perché lui ha solo il tempo di fumare una sigaretta.» Senza aggiungere altro, mi sono inginocchiata davanti a lui ed ho tirato fuori il cazzo già duro. Non era molto lungo, anzi assolutamente nella norma, ma sicuramente aveva un’ottima consistenza. Ho iniziato a leccarlo ed a succhiarlo con calma, ma l’uomo mi ha appoggiato una mano sulla testa, mentre, con l’altra, continuava a tenere la sigaretta. «Così non andiamo da nessuna parte! Sta ferma!» Senza aggiungere altro, con una mano mi teneva la testa ferma, mentre ha iniziato a scoparmi in bocca, muovendo il corpo avanti indietro, velocemente. Ad ogni affondo quel membro mi entrava tutto in bocca e me la riempiva con la sua circonferenza. L’ho succhiato con forza e, ben presto, l’ho sentito gonfiarsi, pronto ad eruttare, nella mia gola, tutto il suo piacere. Infatti, poco dopo, si è piantato tutto dentro di me e mi ha regalato due copiose sborrate che ha ingoiato con avidità. L’uomo, nel preciso istante in cui veniva, ha buttato in ...
... terra la cicca e, con un cenno di saluto verso i miei compagni, se n’è andato, lasciandomi stordita e, soprattutto, stupita per la forte eccitazione che avevo provato nel sottopormi a quella prova; nel fare quel bocchino così veloce, mi ero sentita usata come uno sborratoio da un maschio sconosciuto e la cosa mi aveva procurato un tale piacere che ero venuta senza nemmeno toccarmi. La mano di Mario, che mi ha afferrato sotto l’ascella, facendomi di nuovo alzare in piedi ed entrare in macchina, seduta dietro assieme a lui, mi ha riportato alla realtà, mentre Luca, seduto davanti, al posto del conducente, ha iniziato a guidare lentamente, lungo le strade della città e, subito dopo essere partiti, Mario ha aperto i pantaloni e mi ha invitato a continuare a fare quello che avevo appena fatto allo sconosciuto. «Continua, succhiarmi il cazzo!» Sentirmi usare, essere trattata da puttana e da troia, mi ha fatto eccitare in una maniera esagerata, al punto che i miei capezzoli si erano così induriti da farmi sentir male. Non so per quanto tempo l’ho pompato, mentre giravamo a vuoto per la città e, poi, ad un tratto, lui mi ha sollevato e mi ha fatto sistemare su di lui, facendomi impalare sulla sua splendida mazza, che mi è entrata tutta dentro, fino in fondo. Ho goduto all’istante, nel sentirmi riempire e sfondare da quel cazzo che, appena giunto in fondo, ha sbattuto con forza contro la bocca del mio utero, provocandomi un dolore che non ha fatto altro che accrescere ancor di più il mio ...