1. I Fuochi Di Artificio


    Data: 12/03/2019, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Sesso di Gruppo Voyeur Autore: osservatore53, Fonte: RaccontiMilu

    ... affettato o polenta con cacciatora, consigliandoci quest’ultima, con il vino che stavano bevendo loro, anzi ci proposero di finire prima quello già in tavola, per poi avere un bottiglia sempre fresca, accettammo i consigli ringraziandoli della loro cortesia. Era tutto molto buono, e la compagnia dei giovanotti era amabile, anche mia moglie conversava volentieri con loro. Dopo la cena diedero inizio alle danze, Aldo e Tino trascinarono Paola, in pista e la fecero volteggiare al ritmo di latino-americani, salsa- merenghe ecc. raramente l’avevo vista ballare così scatenata, si muoveva in modo sinuoso, si sollevava i folti capelli neri dalle spalle per poi lasciarli ricadere, era proprio sensuale come richiedeva la danza, la più bella in quel momento sulla pista e tutti gli occhi erano su di lei. Tornarono a sedersi, Paola venne sulle mie ginocchia sussurrandomi – mi sto divertendo un sacco ,…. sono proprio contento, sai che stai attirando gli sguardi di tutti i maschi presenti ? Non sarai mica geloso assolutamente, mi fa molto piacere essere invidiato per avere una così bella mogliettina – finito un giro di ballo liscio, ripresero i ritmici e Paola coi ragazzi tornarono in pista, io che non ballo, ammiravo mia moglie destreggiarsi nel ballo, 37 anni, senza un filo di grasso con tutte le curve al posto giusto, messe in risalto da una camiciola aderente ed una gonna leggera e larga che durante le danze si sollevava a volte anche troppo. Mentre suonava una lambada, i due ...
    ... ragazzi, con la scusa del ballo le si strusciavano contro ed allungavano anche le mani, lei continuava a ridere lasciandoli fare. Stranamente la cosa mi stava eccitando nonostante una punta di gelosia. Tornati al tavolo chiesi loro un posto dove potere vedere bene i fuochi, Aldo e Tino si guardarono e, dopo essersi consultati Aldo disse – I razzi li lanciano da quel monte, se noi andiamo su quell’altura di fronte vedremo benissimo, tra l’altro è di mia proprietà (dei genitori), c’è ancora sulla cima la piccola vecchia casetta dei miei avi e il fienile che usiamo ancora, capii che faceva l’agricoltore e Tino un loro dipendente, se volete seguirci, è meglio prendiate la vostra auto perchè poi noi proseguiremo a sud mentre voi dovrete tornare a nord. Arrivammo in uno spiazzo tosato da poco tempo, la casetta era proprio piccola e a ridosso del bosco vi era il fienile. Aldo entrò in casa e ne usci con una coperta imbottita invernale, la stese sull’erba e ci invitò a sdraiarci – io preferisco fare un giro e godermi il panorama – così mi allontanai facendo il giro intorno alla casa, la luna era piena e le stelle da lassù sembravano più vicine, erano solo le 22, mancava ancora un’ora e mezza al lancio dei fuochi. Tornai verso la coperta, mia moglie al centro dei due ragazzi che appoggiati ai gomiti le parlavano facendola ridere – sai caro cosa mi stavano dicendo? Che non hanno mai toccato dei seni grossi come i miei, non so perchè, non so come mai replicai, ragazzi dovreste palparli per ...