1. Una studentessa e la sua perdizione


    Data: 12/03/2019, Categorie: Hardcore, Autore: antonio89x, Fonte: xHamster

    ... capezzoli.
    
    - Ahh, fottimi, scopami dai, sfondami... – sussurrava tra sé, ficcandosi un dito su per il culo.
    
    Venne velocemente, eccitata dalla situazione, e si riassettò i vestiti, pulendo accuratamente il vibratore e rimettendolo al suo posto.
    
    Uscì e si guardò attorno con noncuranza, andando verso alla sua classe. Erano passate ben cinque ore e Pamela non ce la faceva più. Aveva solo professoresse vecchie e bigotte, che l’avevano guardata malissimo.
    
    "Che due coglioni" pensò, rifacendosi il trucco nello specchietto. I suoi compagni la guardavano con la bava alla bocca, pensando a come farsela (avrebbe giurato di aver visto due con delle erezioni davvero notevoli) e le ragazze sembravano sul punto di accoltellarla.
    
    Sospirò, chiudendo lo specchio all’entrata dell’ultimo insegnante della giornata, il prof. di latino, italiano e storia, il signor Rainelli Matteo.
    
    Gioia selvaggia, l’avrebbe visto ben 12 ore la settimana. Alzò lo sguardo e incontrò quello dell’uomo. Era esattamente il suo tipo d’uomo.
    
    Alto, leggermente stempiato, coi capelli brizzolati, il viso leggermente squadrato, occhiali rettangolari e sguardo duro. Nonostante dimostrasse più di quarant’anni, quasi cinquanta, aveva un bel fisico...
    
    "Dio, quanto mi piacerebbe che mi scopasse" pensò, sentendo la figa che si infradiciava.
    
    Restò tutto il tempo a fissarlo, tremando dal desiderio di masturbarsi davanti a tutti.
    
    A fine ora quasi sospirò di sollievo, mentre si alzava.
    
    - "Un attimo, ...
    ... signorina Ambrosi. Devo parlarle."
    
    Fremendo d’eccitazione e di aspettativa, la puttanella si avvicinò alla cattedra.
    
    Come le sarebbe piaciuto che lui la sbattesse sulla cattedra e le sbattesse nella figa colante il suo grande, caldo, pulsante cazzo.
    
    Quasi gemette quando la porta si chiuse e l’uomo le fece cenno di andare vicino a lui.
    
    - "Professore, io dovrei andare..."
    
    - "Zitta. Tu parli quando lo dico io, puttana."
    
    Lei spalancò gli occhi, ma prima che potesse capire cosa stava succedendo, aveva già risposto.
    
    - "Sì signore..." – il suo corpo aveva agito bene, era esattamente quello che voleva.
    
    L’uomo estrasse il cellulare di tasca e lo aprì, schiacciando qualche tasto.
    
    - "Guarda." – glielo mise davanti, e lei si ritrovò a guardarsi mentre si masturbava.
    
    - "Ma cosa...lei..."
    
    - "Ti ho filmato oggi, puttanella." – lei ancora fremette, eccitata da quella parola.
    
    Anche se la sua mente era confusa, il suo corpo urlava di desiderio.
    
    - "Da oggi sarai la mia puttana, altrimenti questo video finirà nelle mani di tutti, anche di tuo padre."
    
    Lei sgranò gli occhi.
    
    - "Sì, lo conosco da anni, siamo amici dal liceo, e se vedrà questo filmato la tua vita finirà. Cosa vuoi fare?"
    
    Che domanda stupida, era ovvio quello che avrebbe fatto, non avrebbe mai rinunciato alla possibilità di farsi sfondare da quello stallone.
    
    Sorrise.
    
    - "Tutto quello che vuole lei, signore"
    
    - "Dammi del voi puttana! E chiamami padrone!" – esclamò l’uomo, tirandole un ...