Dominata e violentata sulla spiaggia
Data: 05/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: evoman, Fonte: RaccontiMilu
Mi chiamo Angelica, ho 20 anni e volevo raccontarvi una storia che mi è capitata la scorsa estate.Ho una sessualità molto spigliata e mi piace l’uomo decisamente maturo, un po’ padre, un po’ padrone. Adoro la sottomissione, dover ubbidire, dover essere costretta a fare cose che non voglio, ma che proprio per questa imposizione mi eccitano.Ho un amante molto più grande di me, Enrico, che è un gran porco e che non perde occasione per farmi andare in giro vestita da troia, con minigonne cortissime, magliette sottili senza niente sotto e tacchi alti. Gli piace vedermi desiderata da altri maschi arrapati, al punto che abbiamo mille volte fantasticato sul come farmi scopare da un altro uomo.A furia di parlarne e immaginare situazioni, alla fine abbiamo deciso di farlo per davvero. Saremmo andati al mare, spiaggia libera, verso le 6 di sera quando non c’è quasi più nessuno, mi sarei messa in topless, sperando che qualche uomo di passaggio fosse venuto ad abbordarmi. Lui sarebbe stato a qualche decina di metri, facendo finta di stare da solo, per godersi l’eventuale scena di me rimorchiata da un altro uomo.E così è stato, con mia grande eccitazione per la paura, la vergogna, il fatto di dover ubbidire, il sentirmi troia ad aver accettato e tutto sommato sotto sotto anche la voglia di vedere come sarebbe andata a finire.Dopo circa un quarto d’ora che sono stesa sulla sabbia si avvicina un uomo, un napoletano, fa il simpatico, mi chiede come mai sono tutta sola, mi fa i complimenti (è ...
... vero, sono proprio una bella ragazza, ho un corpo favoloso). Io sto al gioco, rispondo, sorrido, gli do spago. Lui si inventa di volermi spalmare la crema solare, che a quell’ora si capisce è solo una scusa per mettermi le mani addosso. Fingo ingenuità e gli dico di si, che lo poteva fare tranquillamente. Comincia sulla schiena, il dietro delle cosce, poi mi fa girare. Dopo la averla spalmata sulla pancia, comincia ad avvicinarsi sempre di più alle tette, le sfiora, gli gira intorno, ma si fa sempre più audace. Io non dico niente e lui prende coraggio, comincia a carezzarle, addirittura passa ripetutamente i polpastrelli sui capezzoli.A me questa situazione piace, con la coda dell’occhio vedo Enrico che non si perde un solo attimo della cosa, la vivo come una complicità tra me e lui, il dover ubbidire agli ordini del mio padrone. E la cosa tocca le corde del mio erotismo, indipendentemente dall’uomo che mi sta carezzando.Ora, mentre una sua mano continua a lavorarmi una tetta, con l’altra scende sulla fica, prima in maniera timida, poi visto che ancora una volta non dico niente, in maniera sempre più esplicita e spinta. In breve mi ritrovo eccitatissima, con le sue dita che mi masturbano, i capezzoli drittissimi per la stimolazione e l’eccitazione. Allargo le cosce in modo osceno per conto mio, mugolo, ansimo, non riesco a tenere fermo il bacino. Allungo una mano e da sopra il costume inizio a massaggiargli il cazzo e sento che è bello grosso. Mi sento veramente troia e tutta ...