1. Complici


    Data: 04/03/2019, Categorie: Anale Trans Tabù Autore: Martina_Trav2018, Fonte: xHamster

    ... uno perché era troppo stretto. Non erano stati progettati per contenere il membro maschile, specialmente se mezzo indurito com’era il mio in quel momento. “Quando indossi questi dovrai sistemarti il pisello indietro tra le gambe – mi suggerì Claudia – così non si noterà la protuberanza e sembrerai una ragazza a tutti gli effetti.Provati anche questi reggiseni imbottiti.” La mia taglia era ovviamente una prima non avendo seno. Indossando i push-up imbottiti un po’ di tette sembrava che le avessi anche io. “Direi che ci siamo! – Continuò Claudia – Rimetti i tuoi indumenti maschili ed usciamo, ci sono ancora un paio di cose da comprare.” Mi rivestii e uscimmo dal camerino con tutta la nostra mercanzia. Non feci in tempo a voltarmi che mia sorella stava armeggiando con due paia di scarpe con il tacco. Erano scarpe eleganti e sexy, ovviamente di pessima fattura, ma all'occhio davvero gradevoli. "Che numero hai?" mi chiese, "Porto il 40”. Senza farmi notare dalle altre persone nel negozio sempre con mia sorella Claudia vicino a me provai le scarpe davanti ad uno specchio basso situato tra una corsia e l’altra. Mi andavano bene…chissà se sarei mai riuscito a camminare su quei tacchi...La sessione di shopping era quasi completata. Vidi mia sorella avvicinarsi ad uno scaffale verso le casse. C’erano diverse parrucche, di tutti i colori. Castane, nere, bionde, rosa. C’è n’era una persino viola shocking. Mia sorella, che ha i capelli castani, ne scelse una nera con la frangetta. La ...
    ... qualità anche di questo articolo era “cinese” ma questa parrucca era molto più bella di quella che avevo utilizzato fin ora a casa reduce da qualche carnevale. Alla fine ne prendemmo due, quella nera con frangetta leggermente arricciata ed una castana liscia. Scoprii poi in seguito che indossando la parrucca castana con i capelli lisci ero davvero somigliante a mia sorella. Ci dirigemmo alla cassa. Prima di pagare vedemmo qualche oggetto di bigiotteria, due braccialetti, una collana e degli orecchini pendenti a clips. Il mio shopping era concluso. Avevamo due buste di indumenti femminili tutti per me.
    
    “Non vedo l’ora di essere a casa per provarli – dissi appena entrato in macchina – dai, accelera!”. “Ma quanto sei vogliosa Martina! – rispose divertita mia sorella – voglio proprio vedere quanto sei zoccola con questi nuovi vestitini!”.
    
    Claudia era diventata così la mia consulente di immagine. Mi suggeriva come indossare le cose e come muovermi. Imparai a camminare con le scarpe con i tacchi che avevamo comprato. Il mio outfit era perfetto.
    
    Quando restavo solo in casa diventavo Martina, mi truccavo ed ero una splendida ragazza sexy. Avevo finalmente i miei vestitini, i miei completi. Il tutto astutamente riposto nell’armadio di mia sorella. Mi accarezzavo. Mi guardavo allo specchio. Ballavo come una cubista. Vedevo la protuberanza del mio cazzo crescere fino a quando non resistevo più, alzavo la gonna e liberavo il mio uccello dalla gabbia del perizoma e delle calze. Mi ...