L’irresistibile fascino del proibito – Capitolo 2 Il loro piccolo segreto
Data: 02/03/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Voyeur
Autore: Aquila nella notte, Fonte: RaccontiMilu
... che, circa mezz’ora dopo, mi fece alzare dal letto, rischiando di svegliare Alessio, e mi fece sgattaiolare fuori come la volta prima, in silenzio, guardandomi attorno, ed avvicinandomi un’altra volta a quella finestra.
Ero nuovamente tornata ad essere una “guardona”, e mentre mi avvicinavo alla finestra, l’idea fantasiosa di vederli fare sesso anale mi faceva impazzire. Continuavo a pensare, a cercare di capire se davvero quella intuizione che avevo avuto poteva essere vera, se davvero quelle frasi, quei sorrisi avevano la spiegazione che mi ero data io. Pensavo tra me e me: “No, mi sembra impossibile” “ma dai in culo?!quel pisello?!…Ma no dai..” Mi sembrava un ipotesi davvero impraticabile mentre pian piano continuavo ad avanzare verso la finestra ed il fuoco dentro di me era sempre più forte.
Questa volta non sentivo la voce di Elisa, pensai con un po’ di rammarico e delusione che forse questa sera si erano messi effettivamente a dormire.
Poi arrivai alla finestra e, come l’altra volta, pian piano mi affacciai.
Erano di nuovo lì. E stavano facendo di nuovo sesso.
Quello che vidi fu, come l’altra volta, altamente eccitante ma mi lasciò dentro un po’ di delusione. Ormai avevo fortemente immaginato e sperato in quella possibilità e quindi il vederli nuovamente fare l’amore ma non come avevo immaginato io, mi spense un pò il fuoco.
Era comunque una situazione altamente eccitante, lei era seduta sopra di lui che era a sua volta seduto nel letto. Lo stava ...
... cavalcando, e lo teneva con le braccia stretto a sé, andando lentamente su e giù, con le mani di lui che la afferravano per le chiappe da sotto.
Era lui che la guidava, la faceva salire e scendere lentamente mentre le tette si spalmavano sul suo viso; vedevo la lingua di lui leccargli il seno e mordicchiare i capezzoli ritti di lei che ballonzolavano lì davanti.
“Oddio” pensai di nuovo, “è Elisa, non posso stare qui”, e come la scorsa volta ebbi l’istinto spontaneo di andare via. Ma nuovamente, come la prima volta, restai inchiodata lì.
Le mani di lui lasciarono le natiche e si portarono sulle tette, gliele stringeva e palpava con decisione, leccandole e succhiandole con passione, mentre sentivo arrivare dei silenziosi “oohhh” di lei che abbracciava la sua testa. Vedevo il viso di Elisa girarsi dietro di sé, stringeva i denti ed apriva la bocca delineando le smorfie della sua goduria mentre saliva e scendeva con ritmo lento. Poi tornai a guardare la penetrazione ed era veramente un’immagine pazzesca; vedevo infatti questo largo pezzo di carne, così maestoso, che gradualmente usciva dalla fica, ogni volta che lei faceva il movimento di salita. Quel movimento sembrava non finire mai, e mi si delineava davanti agli occhi questo pisello esageratamente lungo e largo, leggermente storto, con sotto due palle decisamente grosse e tonde che rendevano l’immagine ancora più maestosa. Poi lei tornava a scendere e quel largo cazzone la penetrava nuovamente del tutto, facendo ogni ...