1. una giornata alla spa - parte terza


    Data: 02/03/2019, Categorie: Anale Lesbo Autore: io_nascosto, Fonte: xHamster

    ... in una situazione psicologicamente traumatica Sara aveva capito che doveva per forza accettare la cosa e che a quel punto tanto valeva che si comportasse come sempre, come se dietro a tutti quei cazzi ci fosse solamente Luigi, e questo pensiero l’aiutò a superare lo scoglio iniziale e a lavorare di buon lena su quel cazzo tosto e saporito fino al momento in cui sentì in bocca la classica vibrazione preorgasmo e dopo pochi secondi i fiotti di sborra bollente che le invasero la bocca.
    
    Tossendo sputò tutto lo sperma che le fu possibile ma si bloccò quando dall’interfono riprese a gracchiare dicendo
    
    “prima di uscire dovrai leccare tutto lo sperma che sputerai, quindi ti conviene ingoiare tutto. Questo signore ha diritto ad una prestazione gratis che prenderà più tardi. Per farti capire che non scherzo inizia a ripulire quello che hai appena sputato”
    
    Sara rimase di ghiaccio nel sentire quelle parole ma poi si inginocchiò e leccò il lurido pavimento.
    
    Dopo tre o quattro ingoi Sara aveva la bocca che le doleva a forza di fare pompini e poi era eccitata come una cagna in calore, aveva la fica che le colava, continui spasmi che la torturavano, quindi prese un altro cazzo e, dopo averlo masturbato un po’ per farlo diventare tosto, si girò e se lo infilò dentro la grata fica
    
    Questa volta udì solamente il “ohohoho” che uscì dalle sue labbra mentre il cazzo entrava in profondità nella sua umida caverna personale
    
    Cominciò a sbattere il culo sulla parete e pensò che stava ...
    ... provando la stessa sensazione di quando Luigi la inculava e la schiaffeggiava, anche se le sue mani non erano dure come la parete, e questo la infoiò ancora di più facendole aumentare la velocità, a sbattere sempre più velocemente le chiappe sulla dura parete fino al momento in cui che urlò il suo orgasmo a grande voce prima di estrarre al volo il cazzo vibrante per portarlo alla bocca e ingoiare lo sperma che ne fuoriusciva con schizzi così potenti che avrebbero potuto raggiungere la soffitta.
    
    Si abbandonò per un attimo appoggiata alla parete per riprendere fiato prima di inginocchiarsi e agguantare un cazzo con la mano destra e, con un po’ di difficoltà, uno con la sinistra per masturbarli in sintonia e portarli ad una consistenza degna di lei, una donna talmente eccitata che avrebbe voluto soddisfarli tutti insieme, averne uno in bocca, uno nella fica, uno culo e due nelle mani e questo non per accelerare la fine di quello che era iniziato come un incubo ma per realizzare un desiderio sempre nascosto nella sue mente.
    
    Quel pensiero aumentò, se possibile, la sua voglia di cazzo quindi scelse tra i due quello meno consistente per infilarselo nel culo ancora inutilizzato e godersi il momento in cui la gonfia cappella superò lo sfintere per la prima volta per poi spingere il culo fino ad appoggiarlo sulla parete. Si fermò così perché il proprietario del cazzo iniziò a muoversi, all’inizio con una calma apparente ma ben presto con un ritmo forsennato al punto che Sara a ...