Perversioni 1
Data: 28/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... parlarti?”
“Per esempio, del tuo perizoma pieno di sperma … “
“Ma quale sperma? Ho qualche piccola perdita … “
Lui tacque ma Rossella ebbe la sensazione che, proprio in quel momento, qualcosa si rompesse; non volle farsene un problema; se fosse arrivato a scoprire la verità, avrebbe affrontato la situazione; per ora restava che aveva goduto e non consentiva a un caprone di censurare le sue scelte.
La conseguenza fu che prese a ingannare puntualmente e determinatamente il marito; la settimana seguente, Saverio la avvertì che il mercoledì avevano pomeriggio libero perché si era inventato un impegno a cui l’aveva associata; uscirono per la sosta pranzo ma non si unirono agli altri in mensa; salirono sulla macchina di lui che la portò poco fuori città, in un posto molto pittoresco dove consumarono in fretta un po’ di cibo e subito dopo si precipitarono nella camera che lui aveva prenotato.
Non c’era sentimento di sorta, in quella loro fuga; il sesso era l’unico obiettivo; e lui dimostrò di avere in mente solo quello; erano appena entrati che già la stava baciando con passione e la stava spogliando; senza dirsi una parola, lei si trovò coi seni al vento e lui col torace in mostra; Saverio le leccò e succhiò a lungo i capezzoli, pratica che Rossella amava particolarmente; si sentì sdilinquire mentre lui le succhiava l’anima dai seni; si lasciò andare sul letto e lo tirò su di se, con la bocca appiccicata al seno.
Si lasciò leccare, mordicchiare, succhiare, ...
... titillare su tutte le mammelle godendo senza interruzione e versando fiumi di orgasmo che inondavano il perizoma presto inservibile; lo ruotò sotto di se e fu lei ad attaccarsi al suo torace; si fiondò con la bocca sui capezzoli e li divorò a lungo, mentre adattava il fallo durissimo alla vulva e godeva sfregando il clitoride sull’asta; leccò dolcemente il petto fino al limite della cintura dei pantaloni, che aprì per abbassarli.
Quando il sesso sbucò dal boxer, lui si levò in piedi a fianco al letto, sfilò insieme pantalone, boxer e calzini ed offrì l’asta a lei che, seduta sul bordo del letto, prese la mazza a due mani e l’ammirò estasiata; mentre teneva in una mano i testicoli e nell’altra l’asta, andò con la lingua a lambire il meato per raccogliere in punta una goccia di preorgasmo; passò la lingua su tutta la grossa cappella di cui gustò la consistenza serica.
Strinse le labbra e si lasciò penetrare lentamente, forzando la bocca per far sentire a lui il piacere della violazione; spalancò di colpo le labbra e l’asta penetrò per una parte nella cavità orale; abituata a quei giochetti col fallo di suo marito, assai più consistente, non ebbe difficoltà a controllarlo tra lingua e palato; quando lui con un colpo di reni spinse la punta verso l’ugola, lo lasciò fare fino ad un accenno di soffocone; poi afferrò l’asta fuori dalle labbra e lo lasciò copulare in bocca.
Si rese conto in quel momento di quale perversione raggiungesse facendo quel che Roberto le aveva insegnato; ...