Non ti sopporto più
Data: 27/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Tempo addietro, in quell’estenuante e fiaccante circostanza, io avevo messo giù la cornetta riponendola giù in modo manesco e sgarbato, sbattendola, così come se volessi chiaramente trafiggerla sui tuoi organi genitali, dal momento che attualmente non reggo né sopporto più la tua arroganza né la tua immotivata e infondata sfrontatezza, per il fatto che non riesco più a sostenere né a tollerare il peso dei tuoi pensieri così appassiti, bui e a prima vista pieni di polvere. Non so in verità dove ti sia puntualmente perso, certamente non nei miei pensieri, perché sei altrove come un ricordo lontano, però non qui con me, in quanto non ci sei mai, neanche quando sei presente fisicamente.
Di continuo, invero, mi chiedo dove sia la tua testa e dove sia il tuo cuore, siccome mi sembrano l’una lontano dall’altro, disuniti e scollegati senza l’eventualità né la possibilità di parlarsi tra di loro, in tal modo m’accendo una sigaretta e la fumo dentro casa infischiandomene per stuzzicarti oltremodo, così quel puzzo per te che non fumi, darà fastidio quando rientrerai più tardi e in ultimo manifesterai il tuo scontento pesantemente, come sempre tra l’altro. Poi ci ripenso ed esco sul balcone della cucina, così posso ammirare il cielo con le sue rondini e la gente che s’agita lì di sotto, perché sono affascinata e attratta dalle persone dato che esse m’incuriosiscono, poiché da loro acciuffo quello che sanno darmi, giacché in seguito lo trasformo in vita vissuta, in quanto sono ...
... lunghi attimi da paragonare ai miei, in tal modo m’approprio delle loro parole e delle loro esperienze che faccio mie, cercando d’incantarmi ancora come una bambina nonostante abbia di recente oltrepassato i cinquant’anni d’età.
Io mi chiedo da sempre, oggi in special modo, come io possa essere rimasta così coscienziosa, dabbene e pulita dentro, nonostante la vita non m’abbia offerto né regalato niente, perché riflettendoci sopra è come se i dolori, le sofferenze e le umiliazioni non m’abbiano peggiorato, bensì m’hanno elevata a tempo pieno a un livello superiore a tutti, oltre a tutto. Non è che io sia una persona frivola, sbrigativa e superficiale, tutt’altro, mi piace misurare e sondare le persone, conoscerne i loro segreti, sprofondare nelle anime altrui, aprire e setacciare porte e bagagli intatti che si portano dentro, perché tutto questo è pressappoco come esaminare e squadrare una carta geografica dove trovo altri luoghi inesplorati e sconosciuti, dato che con essi io m’arrampico in territori ancora inediti, nuovi e vergini. Con te, invece, è difficile muoversi e viaggiare in questo modo, perché sei sempre costantemente ostinatamente e chiuso su te stesso, dal momento che non lasci entrare nessuno né apri mai quelle porte che io vorrei oltrepassare e possedere come un regalo inaspettato. Ogni tanto tu socchiudi l’uscio e quando io tento d’entrarvi me lo richiudi quasi educatamente in faccia, perché in parte così come quando vuoi chiudere un ...