Quell'estate... - Capitolo 3
Data: 27/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Prime Esperienze
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... porta rimasi basito per quello che vidi. C’era Benny di fronte al mio grande specchio, nudo a parte la t-shirt, che stava annusando un paio di sospensori come un cane da caccia. Con la mano libera stava facendo correre un dito su e giù lungo la fessura del suo sedere giocando col buco del culo. Visto da dietro sembrava una ragazza con un sedere veramente da fottere.
Doveva essere veramente preso da quello che stava facendo e non mi aspettava sicuramente perché il mio arrivo improvviso lo spaventò a morte. Gettò i sospensori sul letto e tentò di nascondere le sue parti private come una ragazza ritrosa, ma non fu abbastanza rapido da nascondere la sua erezione. Senza preoccuparsi di mettersi le mutande. prese i pantaloncini e se li tirò su.
Dovette spingere lateralmente i suoi dieci centimetri duri per farli scivolare dentro. Non era molto ben dotato nel reparto pene.
“Cosa cazzo stai facendo nella mia stanza, bel tipo?” Chiesi.
Lui balbettò e inciampò nelle parole: “Uh stavo solo provandomi la tua giacca…”
“Allora perché cazzo sei mezzo nudo?” Poi notai le mie iniziali sul nastro elastico dei sospensori che stava annusando. “Aspetta un minuto. Quelli sono miei?”
“Ma…”
“Ho visto che ti carezzavi il cazzo davanti allo specchio, ti stavi eccitando sui miei sospensori, non è vero?”
“Um.”
Mi ci volle un minuto per mettere insieme i pezzi. Non per niente sono un atleta. Cosa vi aspettate? “Mi è sembrato che tu avessi un dito nel sedere!” Dissi. “Sei ...
... una checca?”
“Non so” Disse, ma non era molto convincente.
“Sei un fottuto finocchio ed io ti ho sorpreso.” Benny non mi guardava negli occhi, cercava solo di nascondere la faccia per la vergogna. Gli dissi quanto ero incazzato, che solo una checca poteva farsi una sega sui sospensori sporchi di un altro ragazzo.
“Vuoi succhiarmi l’uccello?” Chiesi. “Non è vero?”
“Sì.” Non ci potevo credere, aveva davvero detto di sì. Perlomeno il succhia cazzi era onesto.
“Ok, chiedimelo bene.”
“Posso?”
“Puoi cosa?”
“Posso succhiarlo? “
“Ti ho detto do chiedermelo bene, succhia cazzi.”
“Posso succhiare il tuo cazzo? Per favore?”
Mi guardò con occhi imploranti, mentre lo chiedeva mi si avvicinò e poi si lasciò cadere sulle ginocchia ed avvolse le braccia intorno alle mie gambe. Quasi persi l’equilibrio perché lui mi stringeva con forza le ginocchia. La sua testa si annidò nel mio inguine sudato. Io cominciai a muovermi perché lui stava premendo leggermente contro il mio pacco. Subito dopo sentii che il mio uccello era nella sua bocca. (Ok, lo tirai fuori e glielo misi in bocca. E allora?) Lui non sapeva cosa farsene e lo succhiava come un ciuccio. Io lo afferrai per le sue grandi orecchie e mossi il pene dentro e fuori della sua bocca affamata. Il cazzo era diventato duro e quando gli dissi di lavorare la parte inferiore con la lingua, mi fece sborrare. Dopo che ebbi sparato il mio carico nella sua gola, lui non smise di succhiare. Dovetti praticamente ...