1. Quell'estate... - Capitolo 3


    Data: 27/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Prime Esperienze Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Capitolo 3 - Tim
    
    La settimana scorsa ho scoperto un succhia cazzi. A Benny, il ragazzo che vive in fondo alla strada, piace succhiare l’uccello. Chi l’avrebbe detto?
    
    Il bello della cosa è che Benny è il migliore amico di quella rompicoglioni di mia sorella. Dunque, Gina è una piccola principessa agli occhi di mio papà, ma lei è una fredda cagna calcolatrice che mi mette in cattiva luce ogni volta che può.
    
    Come quando disse a mio papà che Rudy ed io stavamo fumando uno spinello in camera mia. Per un mese non mi fu permesso di uscire e mio papà mi tagliò i fondi. Capite cosa voglio dire della piccola Signorina Perfettini? Comunque la vendetta è dolce, così vi dirò quello che accadde.
    
    Rudy ed io stavamo cazzeggiando in palestra quell’estate. Faceva veramente caldo e lo smog era al massimo, inoltre l’allenatore era spietato con noi quel giorno. Mi ero ingozzato della bibita che avevo portato con me. Avevo bevuto la maggior parte della bottiglia e passato il resto a Rudy che si era dimenticato di portarla.
    
    “Io penso che il ragazzo di tua sorella sia una checca.” Disse Rudy quando ebbe finito di bere ed ebbe ruttato.
    
    “Non è il suo ragazzo. Non ricordi? La mamma di Benny non vuole che stia con qualcuno finché non avrà compiuto diciassette anni il prossimo anno.” Ne ridemmo.
    
    “Non voglio prenderti per il culo, ma non hai visto le sue occhiate verso di te? È precisamente lo stesso modo con cui Danny stava guardando mio fratello il giorno che gli succhiò il cazzo. ...
    ... Ti dedica lo stesso sguardo trasognato. Lui desidera succhiarti l’uccello e non se ne rende conto.”
    
    Pensai a Benny tutto raggiante ed eccitato, come un cucciolo che agitava la coda ogni volta che mi vedeva. Mi vedeva come un leader della scuola, cosa che penso di essere. Ogni qualvolta veniva a casa nostra chiedeva di vedere i miei trofei e mi chiedeva anche di indossare qualche mio indumento, cosa che gli permettevo qualche volta se me lo chiedeva bene o se andava a buttare la spazzatura per conto mio. Forse Rudy aveva ragione.
    
    Rudy doveva iniziare il suo lavoro estivo come bagnino alla piscina pubblica, così ci mettemmo d’accordo per incontrarci il giorno dopo. Sulla strada di casa mi incontrai con Gina che stava arrivando nella direzione opposta sulla sua bicicletta.
    
    ‘Cosa vuole’ Pensai mentre si fermava lungo il marciapiede.
    
    “La nonna ha chiamato.” Disse stando a gambe divaricate sulla bicicletta. “Ha bisogno di un po’ di spesa, così andrò a casa sua. “
    
    “Va bene.” Non avevo voglia di sentir parlare delle sue missioni di misericordia.
    
    “È una tale rottura!” lei disse. “Benny è a casa, gli ho detto di aspettarmi là mentre vado al negozio.”
    
    “Chi se ne frega!”
    
    “Non scocciarlo mentre io sono via, ok?”
    
    “Vedremo!” Lei mi fece la linguaccia e se ne andò.
    
    Il tempo di arrivare a casa ed avevo dimenticato tutto quello che la Principessa mi aveva detto. Mi diressi verso la mia camera con l’intenzione di sentire qualche brano in cuffia ma, quando aprii la ...
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