La mia vicina Gianna
Data: 24/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... infilato un dito nella figa aumentando il suo piacere. Poco dopo ho capito che stava venendo perché ha bagnato completamente la mia mano accompagnando la fuori uscita di umori con “Siiihhh!….. uhmmmm. Ti amo! Ancora dai! Voglio che mi scopi tanto!” “Lo voglio anche io, ma sto per venire” ed ho emesso un rantolo iniziando a sborrare mentre Gianna ha proseguito a scappellarmi. Caldi getti di sborra hanno bagnato i nostri corpi. L’abbondante sborrata non mi ha tolto la voglia di scoparla, il cazzo non si è rilassato ma è rimasto duro e pronto. Lei si è abbassata e, come se mi avesse letto nella mente, lo ha preso tra le mammelle per indurirlo ulteriormente. “É di nuovo bello, duro e grosso, siediti dai! Voglio farmi chiavare impalandomi” e mi ha fatto sedere su una poltrona con lei che mi è salita sopra a cavalcioni. Gianna mi ha baciato con sensualità sfregando la figa al mio cazzo, le mammelle schiacciate contro il mio petto hanno reso tutto più eccitante. Era incredibile, sto scopando Gianna all’insaputa di Mario godendo il suo corpo in ogni posizione. Con una mano ho indirizzato il cazzo verso la sua bagnatissima figa, lei sentendolo tra le sue grandi labbra si è avvicinata a me facilitando l’apertura anche delle piccole labbra della vagina facendosi penetrare . “Ahhhhhh!!….. siiihh!!… è bellissimo, ...
... fammelo sentire tutto!!” Queste parole mi hanno eccitato ancora di più. Ho appoggiato le mani sul sedere di Gianna e l’ho tirata a me aumentando il ritmo della penetrazione facendola gemere ad ogni colpo. L’ho sentita venire una, due volte e i suoi umori sono scesi lungo il cazzo bagnando le miei natiche e l’inguine. Tenendomi dentro ha detto “Aspetta un attimo!” e mi ha fatto alzare per inginocchiarsi su una poltrona. Io standole alle spalle ho visto la figa aperta. “Dai! Continua! Mettilo dentro! Ecco, cosi sono ancora più brava!” L’ho impalata facendole sentire il mio cazzo fino all’utero. Abbiamo goduto insieme. Durante la scopata le ho accarezzato le tette rendendo ancora più piacevole la monta. Ormai stavo per venire. “Gianna, sto per godere, non resisto!” “Sììhhh! Vienimi dentro! Riempimi! Voglio sentire il succo del nostro amore! Ingravidami!” Poiché le sue braccia mi tenevano fermo, sono stato costretto a lasciare tutto il mio sperma dentro di lei, infilato fino radice ed allora ho iniziato a venire. Ad ogni schizzata di sperma Gianna ha goduto con me. Mi ha lasciato solo quando non ho avuto più nulla da darle. Non avevo mai goduto cosi in tutta lamia vita. Da quella chiavata abbiamo avuto un figlio. Oggi che Gianna è diventata mia moglie riesce a stupirmi e a farmi godere come la prima volta.