1. Destini…2 – La chiamata di Europa


    Data: 23/02/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... affrontarle. Ma quella che aveva davanti ora era ben altra tipologia di problema. La minaccia dell’Oscurità era grave, ma lo scoramento, la stanchezza che aveva potuto percepire in Zavala erano… inquietanti.
    
    L’avevano già visto scosso o disperato, ma come in quel momento? Mai.La Cacciatrice cercò di scacciare il presentimento che aveva.-E ora?-, chiese Melchor.-Noi torniamo alla Culla, su Io.-, disse Dalyana.-Bene… Io farò rifornimento, mangerò qualcosa e poi tornerò verso Titano. Panzer potrebbe aver bisogno di aiuto.-, decretò lo Stregone. S’incamminò verso il Bazar.-Rimaniamo solo noi.-, commentò Murda.-Già. Andiamo. Il seme è carico. La Culla ci attende.-, disse la Cacciatrice.
    
    “Il tempo di un Trasmat è brevissimo ma ti lascia addosso la sensazione di essere incorporeo.”, pensò Murda. E chissà, magari a furia di usare quei maledetti affari, incorporei lo sarebbero divenuti davvero. Consunti. Il Cacciatore sospirò mentre si metteva ai comandi della nave. La navicella era una nave di concezione insonne, dalle linee aggraziate e dai colori caldi in un universo che si era fatto sempre più gelido e impietoso. Dalyana l’aveva trovata nella Città Sognante, all’indomani della morte di Cayde. Le Tecnidi dell’Atollo, le sagge streghe-scienziate del popolo insonne, l’avevano riparata. Era stato un gesto di ringraziamento per lo sforzo della Guardiana nel combattere per la Città Sognante.
    
    La nave di Murda aveva subito l’attacco di un paio di trebbiatrici Cabal ed era ...
    ... attualmente in riparazione. Era già tanto se ce l’aveva fatta ad arrivare alla Torre.-Siamo messi male, vero?-, osò finalmente chiedere Dalyana. Murda non rispose. Non subito.La risposta più ovvia era sì: erano messi male. Molto. Affrontavano nemici su più fronti mentre il loro più grande avversario restava immobile, i suoi colpi non erano proiettili o lame ma dubbio e verità alterate. Se poi alterate erano…E lì stava il problema. L’Oscurità parlava. Diceva la sua. Il Viaggiatore no.Restava in silenzio. Forse per non imporre la propria volontà alla stregua del suo nemico?Murda voleva crederci. Voleva credere che fosse per quello. Che il Viaggiatore si fidasse di loro. Perché se c’era una cosa che aveva capito era quella: la Luce gli era stata data per dimostrare che non c’era solo la sopravvivenza. Che nell’universo c’era di più del mero lottare per restare vivi. C’era il sacrificio per altri, l’altruismo, il proteggere i deboli.Negare l’atroce verità dell’Oscurità proteggendo la Città. Questo facevano i Guardiani.Quindi la sua risposta a Dalyana sarebbe dovuta essere tipo “No. Non siamo messi male. Non lo siamo perché stiamo ancora combattendo. E finché combatteremo vi sarà speranza.”.Ma non lo fu.-Ricordi la squadra del Giardino Nero? I Guardiani che entrarono là per trovare quell’arma che poi ha trovato quel Titano?-, chiese invece lui, -Loro hanno accettato un patto con l’Oscurità.-.-E abbiamo tutti visto dove li ha condotti.-, replicò Dalyana.-Già. Ma cosa sarebbe successo se ...
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