1. Destini…2 – La chiamata di Europa


    Data: 23/02/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... morali, dominato dalla Forma Finale.Lo scontro era antico, più dell’universo stesso a sentire l’Oscurità. Era iniziato ben prima della nascita dell’Universo, in un Giardino con un Albero uguale a quello su Io.Lo scontro era un gioco. Un gioco di squisita armonia matematica. Un gioco spietato.Un gioco che, al Giardiniere, al Viaggiatore, era infine venuto a noia.Il significato di tutto ciò poteva chiaramente essere inventato di sana pianta o manipolato, Murda e Dalyana se ne rendevano perfettamente conto. Come altri non avevano dato cieca fiducia alle parole dell’Oscurità, il Vagliatore come si faceva chiamare.Di altri, pochi, si diceva non fossero stati così risoluti nella loro dedizione alla Luce.Un punto a favore dell’Oscurità era stato il non aver tentato di mentire, o di non sembrare crudele. Non aveva mostrato ipocrisia. Da quel lato, era un merito che Murda poteva concedere. Ma il merito finiva lì. L’Oscurità era Oscurità. Non era il male, ma era un pericolo, qualcosa che forse bisognava tentare di capire, ma con cui non si poteva patteggiare, così la vedevano lui e Dalyana. Erano Guardiani ed era compito dei Guardiani difendere l’Umanità dai pericoli. L’Oscurità era IL pericolo. Quello definitivo.Per quello si erano prodigati per settimane per aiutare Eris Morn e l’Avanguardia ovunque ce ne fosse stato bisogno. Avevano respinto assalti Vex su Io, abbattuto capitani Caduti su Titano e fronteggiato i servi del nemico ovunque li avessero trovati.
    
    -Quindi?-, chiese ...
    ... Hara. Lo Spettro guardò Murda proprio in viso.-Torniamo sulla nave.-, disse il Cacciatore noto come “La Lama Paziente”. Ricaricò rapidamente Fiducia e, ripostala, fece lo stesso con il fucile.-Buona idea. Io rimango in zona, in caso ci sia bisogno di schiacciare qualche altro insetto.-, replicò il Titano. Si chiamava Panzer ed era in giro da parecchio. Un solitario difensore, strenuo nella lotta e schietto. Un umano dal cuore d’oro.-Io torno alla Città-, dichiarò lo Stregone, Melchor Gran. Era uno nuovo. Un Guardiano divenuto tale solo di recente. Per lui la Guerra Rossa, la momentanea perdita della Luce dovuta ai Cabal, la morte di Cayde-6, l’enigma della Città Sognante e molte altre cose avevano il sapore del mito. Non così per Murda o Dalyana. Loro le avevano vissute.
    
    In realtà, Dalyana era in giro quasi quanto Murda. Il Cacciatore aveva vissuto l’Età Oscura, i Sei Fronti e persino la Grande Catastrofe, il disastro avvenuto sulla Luna ad opera del Divoratore di Speranza, il figlio del Dio-Re dell’Alveare.
    
    Dalyana poteva collocare la sua rinascita ad appena un ventennio prima della fondazione della Città. Anche per lei l’Età Oscura era stata spietata e l’Era della Città aveva solo portato nuove e più difficili sfide. Melchor invece era, come già detto, estraneo a tutto ciò.Come Stregone era abile, ma privo dell’esperienza di cui abbondavano invece i Rinati come Murda e Dalyana. Panzer era stato rianimato come Guardiano appena dopo i Sei Fronti.Il loro gruppo non era ...
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