CRONACA FAMILIARE – CAP. 5 – LA RESA DEI CONTI (PARTE SECONDA)
Data: 19/02/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Tradimenti
Autore: Barth, Fonte: RaccontiMilu
... penetrazioni anali ricevute ultimamente, infatti, mi aspettavo che oramai avesse un buco del culo dilatato), ciò nonostante non mi trattenni dall’insultarla pesantemente:“Senti che culo sfondato che hai puttanazza, te lo hanno allargato per bene i tuoi amanti eh ? che puttana che sei!”.“siiii siiiii ….. me lo hanno sfondato ….. tuo zio poi aveva un cazzone da toro ……”.“puttana, troia, maiala adesso te lo apro in due ….. troiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”.Presi ad aumentare forsennatamente il ritmo dell’inchiappettata, tirandola per i capelli per darmi maggiore spinta!“ohhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiii, me lo spacchi ………….. siiiiii ………..sono la tua troia rotta in culo ………… siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…………ahhhhhhhhhhhhh…. gooooooodooooooooooooooo!!!!”.“Arghhhh …… mamma ti sborro in culo … ti riempio il culo ……puttanaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”Ed infatti di lì a poco sentii fuoriuscire dal mio pene una quantità impensabile di sperma che andò a riempirle le intestina fuoriuscendo gorgogliante dal buco del suo culo.Adesso eravamo tutti e due sudati, esausti ed ansimanti, tant’è che, ad un certo punto, mi abbandonai alla stanchezza e mi addormentai sfatto sul divano. Il riposo del guerriero!A metà tra il sogno ed il dormiveglia mi parse di vedere mia madre alzarsi e dirigersi verso il bagno, probabilmente per farsi una doccia.Dopo un sonno pesante che mi era parso prolungarsi per un’eternità ma che in realtà non era durato più di un quarto d’ora, mi alzai, ricordandomi anche che di lì a ...
... poco mio padre sarebbe potuto rincasare da un momento all’altro.Mi diressi verso il piano superiore per raggiungere il bagno attiguo alla camera dei miei, e sentii mia madre, avvolta in un asciugamano, parlare al telefono:“no guarda Gianni, per stasera niente ….eh …. Spiace anche a me …..ma Paolo proprio non si muove stasera …. No è inutile che veniate qua …. Forse non sta molto bene … non posso venire io …..”.“La troiazza inpenitente!” pensai io, non osando neanche immaginare quello che il mio fidato amico Gianni le stava dicendo all’altro capo del telefono.Mi avvicinai a lei con passo felpato e come un leone famelico mi avventai fulmineo sulla mia preda, cingendola da dietro e cominciando a palparle le tettone che l’asciugamano a stento tratteneva.Era fresca di doccia e profumava di buono.La sua pelle era vellutata.La poveretta ebbe un soprassalto, ma io le sussurrai all’orecchio di continuare la telefonata con il mio amico.“Continua troia, continua a telefonare ai miei amici, digli quanto sei troia, quanto ti mancano i loro cazzi diglielo ….” È così dicendo le strizzai le tette ancor più forte.Eseguì gli ordini alla perfezione, prima di terminare la telefonata.Inutile dire che l’eccitazione era di nuovo alle stelle e le osservazioni di mia madre servivano a ben poco:“Dai basta adesso ! penso che possa bastare per oggi, e poi tuo padre dovrebbe tornare da un momento all’altro ormai! Non vorrai che scopra tutto, quello lì ci rimane”.Il mio cazzo era nuovamente in tega, sta ...