1. CRONACA FAMILIARE – CAP. 5 – LA RESA DEI CONTI (PARTE SECONDA)


    Data: 19/02/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Tradimenti Autore: Barth, Fonte: RaccontiMilu

    ... stupito.“vorresti dire che mi hai …..”.“si proprio così ti ho beccato pure con quei grandissimi bastardi di Filippo e di mio cugino Alessio, sei proprio una puttana ninfomane cazzo” la interruppi io, e prima che potessi rispondermi continuai ad incalzarla:“e pure quel vecchio dello zio ti sei scopata vero ? per non parlare dei tuoi colleghi giusto ?”“ma … sai … Paolo ma come … ma quando … beh insomma sì me li sono scopati tutti ed ho goduto tantissimo, tuo padre non mi sfiora neanche più oramai, e io sono ancora giovane e bella, vero che sono ancora bella Paolino?”“si proprio una bella troia sei!” le risposi io a metà tra il disgustato ed il compiaciuto.“oh quante storie Paolino vabbè vorrà dire che sono una troia, ma io ho ancora certi desideri e tuo padre non riesci più a soddisfarli, oddio, non è che sia mai stato uno stallone, ma adesso ci sei tu a pensarci giusto ? finalmente uno che fa l’uomo di casa non è così ? dai dimmelo cosa mi vuoi fare, dimmelo come vuoi punire questa porca di tua madre, dimmmeloooo …uhmm” l’eccitazione sia in mia madre che in me stava oramai risalendo alle stelle (e sfiderei chiunque di voi con una strafiga in calore come mia madre davanti a starsene tranquillamente ancorati ai sani principi dell’etica familiare!).“Ma vai a fare in culo puttana che non sei altro” e così dicendo presi la nuca di mia madre spingendola sul mio uccello che la maiala prese subito ad ingoiare voracemente!“Uhmm siiii dai … siii …. Cazzo sii…. Siiiii …… ciuccia, ...
    ... ciucciami il cazzo troia!”.L’abilità orale di mia madre è qualcosa di sconvolgente, riuscirebbe a farlo rizzare pure ad un cadavere! Leccate, bacetti, morsetti, il tutto alternato in un mix irresistibilmente perfetto, cappella, asta, palle, non c’è niente che la pompinara trascuri!Dal mio canto, in preda all’eccitamento più folle, presi letteralmente a scoparla in bocca con violenza, tenendola per i capelli.“Ti scopo in bocca puttana, te lo ficco tutto in gola maiala, ti piace il mio cazzone eh troiona ? .. eh lo vedo che ti piace !” lasciavo uscire il mio uccello dalla sua bocca giusto un attimo per sentirmi rispondere affannosamente:“siii lo adoro il tuo cazzone siiii …uhmmm”, e sotto di nuovo con la pompa.Non potevo fare a meno di constatare come oramai avessi raggiunto una certa e del tutto rispettabile resistenza, tuttavia di lì a poco sarei esploso in un’altra sborrata in bocca se mia madre avesse continuato a spompinarmi l’uccello come un’idrovora assatanata. Oramai volevo di più, anche il pompino non mi bastava più ed ero certo che la mia dolce mammina non poteva che essere d’accordo con me.“E staccati dal cazzo mamma, puttana eva se continui così me lo consumi! E poi adesso mi son rotto dei tuoi pompini di merda – stavo mentendo spudoratamente, i suoi pompini, come ho detto, erano eccezionali – voglio di più da una puttana come te!”.“Uhmm … che sporcaccione di figlio che ho uhmmm… e dimmi un po’ cosa vorresti fare alla tua mammina eh dimmelo sporcaccione ….” Credetemi cari ...
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