1. CRONACA FAMILIARE – CAP. 5 – LA RESA DEI CONTI (PARTE SECONDA)


    Data: 19/02/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Tradimenti Autore: Barth, Fonte: RaccontiMilu

    ... lettori, quando vi dico che l’espressione ed il tono da maiala usati da mia madre nel dire queste cose avrebbe fatto vacillare anche un santo.“Ma come cazzo parli puttana, sporcaccione?!? Adesso ascoltami bene, io sono il tuo padrone e tu sei la mia schiava sessuale capito? Adesso io do gli ordini e tu esegui capito ? adesso sono io che comando!”.“Agli ordini capitano!”.“Adesso mi faccio una bella spagnola tra le tue tettone da vacca e poi te lo sbatto dentro chiaro ?”.“Cristallino mio padrone!”.Presi il mio pisello che oramai aveva raggiunto un’erezione inverosimile e cominciai a passarglielo tra i suoi soffici meloni, che sogno, che godimento incredibile, la puttana di mia madre ogni tanto sbavava sul mio uccello per facilitarne la lubrificazione e di tanto in tanto ne leccava la cappella violacea.“Cazzo che zucche che hai mamma, sono fantastiche, non sai quanto ho sognato di farti sta spagnola, ohhh siiiiii, cazzo che tettone da gran troia che hai!”.“Siii siii sbattimi il tuo cazzo sulle tette sii dai porco siiii contina siiiiiii”.“Oh come godo …. Mamma sei proprio una vaccona cazzo …. Siiii ….. ma adesso basta, adesso te lo sbatto in figa puttana che non sei altro, adesso ti scopo fino a farti urlare, dai spogliati troia o te la strappo sta tutina da maiala del cazzo!”.E ciò detto la feci alzare spogliandola con forza fino a farla restare con il microtanga che indossava sotto i pantaloncini aderenti della tutina.“Solite mutande da troia eh? Queste te le strappo però …” ...
    ... è così feci gettando con forza mia madre sul divano e saltandole addosso.Iniziammo a limonare furiosamente, come due amanti al primo incontro segreto, le mie mani palpavano il suo corpo (specialmente le sue fantastiche tette) vigorosamente, mentre le sue unghie graffiavano la mia schiena come gli artigli di una gatta in calore.Inutile dire che mi faceva strano sentire il sapore del mio sperma sulla bocca di mia madre, ma poco male, ero infoiato più di un toro da monta.Rotolavamo uno sull’altro, finché mi ritrovai a palparle le tette da dietro ed a baciarle il collo e a leccarle i lobi delle orecchie voluttuosamente, proferendo frasi del tipo:“Sei la mia puttana, sei la mia puttana”.Ad un certo punto la misi a gattoni e da dietro comincia a sgrillettarle il clitoride con le dita, sempre più forte, sempre più ritmicamente, la sua vagina oramai era un lago pronto ad accogliere il mio virile membro.“Siiii paolino siiiiiiiiiiiii scopami adesso, scopa la tua mammina puttana …… scopami …. Mettimelo dentro ….non resisto più …….siiii”.Trattenni quasi il respiro ma poi con un colpo energico e deciso del mio bacino penetrai nell’ancestrale mistero dell’antro materno.Cominciai a pomparla con foga inaudita, eccitato da morire dal rumore dei sessi che sbattevano ritmicamente l’uno sull’altro, e dalle urla convulse di mia madre che, come se ce ne fosse stato bisogno, mi incitava a penetrarla:“uohhhhh ….. ahhhh …….siiiiii siiiii, spingi, spingi, spingimelo dentro …. Oh siii … continua …. ...
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