La mia adolescenza 22
Data: 19/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... salutandomi. Io, anche se siamo distanti, gli scatto una foto quando si gira nuovamente verso di me riprendendo a giocare con le sue amiche e poi gli faccio uno squillo. Si prende il cellulare dalla tasca posteriore del pantalone e mi fa un cenno affermativo. Le amiche subito sorridono e le sento complimentarsi con lui capendo che la pallonata che ho ricevuto era orchestrata per conoscermi, perché evidentemente non sapeva come farsi avanti e testare la mia omosessualità. Poi arriva Giorgio. Ci salutiamo baciandoci sulle guance, facendo ingelosire Roberto, e insieme andiamo sulla spiaggia. Come ben sapete, non amo particolarmente il mare ma di questo periodo, quando l’acqua non e’ eccessivamente calda, starmene seduto su uno scoglio abbracciato al mio fidanzato con i piedi che vengono bagnati dalle onde marine, e’ tutto quello che cerco.
“Ho notato che quel ragazzo poco fa ci guardava”, mi fa Giorgio
“Quale ragazzo?”
“Quello nel parco che giocava con due amiche. Ti mangiava con gli occhi”
“Non me lo ricordo”
“Alto, magrolino, capello scuro. Il tuo tipo insomma”
“Ah si, ora ricordo. Ci siamo anche parlati”
“E cosa vi siete detti?”
“Niente di importante. Si e’ scusato perché mi ha tirato una pallonata”
“Sicuro?”, chiede Giorgio non convinto della mia spiegazione
“Sicurissimo”
“Perché lo sai che se incontriamo altre persone ce lo dobbiamo dire. E’ una promessa che abbiamo fatto. Anche se mi fa male dividerti con gli altri”
“E io che devo ...
... dividerti con maschi e femmine come dovrei sentirmi?”, gli domando piccato
“Hai ragione, scusami”
Lo scuso eccome. Lo scuso così tanto che per un pelo non cadiamo nell’acqua mente siamo intenti a limonare. Dopo due giorni, mentre sto pranzando con la mia famiglia, ricevo un sms. E’ di Roberto. Mi scrive per dirmi che non ha potuto contattarmi prima perché ha avuto dei problemi con la scuola che gli hanno assorbito tutto il tempo. Gli rispondo che non deve preoccuparsi, che posso capirlo e che anche io non ho molto tempo libero perché devo dare gli ultimi ritocchi alla mia tesina. Lui replica dicendomi che dovrei concedermi un po’ di relax e che devo staccare la spina altrimenti sarei impazzito prima degli esami. Gli do ragione e allora lui mi manda l’indirizzo di casa sua e mi chiede se mi va di andare da lui. Sono un po’ riluttante sull’accettare o meno il suo invito perché ha solamente 16anni e frequenta la seconda liceo in un istituito diverso dal mio.
“Giulio, smettila di scrivere su questo benedetto telefono”, tuona mio padre “lo sai che mi da fastidio quando lo usi a tavola”
“Scusa papà”, gli rispondo poco dopo aver mandato la mia risposta affermativa a Roberto
“Lascialo stare, forse sarà Giorgio. Dovranno vedersi per finire la tesina”, mi difende mamma
“Si e’ Giorgio”
“Non sai che in questa casa ci sono delle regole? Hai la nostra fiducia quando esci e fai tardi la sera ma in casa non tollero questo tipo di comportamenti”, mi ricorda il mio genitore ...