Avventure di uno qualsiasi – La ragazza della roto
Data: 18/02/2019,
Categorie:
Hardcore,
Tabù
Anale
Autore: inciu, Fonte: xHamster
... stato prima per dover percorrere la strada in senso inverso per andare dalla ragazza di colore. Arrivato alla rotonda notai che dalla parte opposta alla mia vi era una ragazza, bianca, capelli neri, fisico slanciato, proprio una bella figa. Dovevo vederla meglio, quindi percorsi ancora una volta tutta la rotonda, quindi fui vicino, lei con uno stile pieno di classe si girò facendo incrociare le gambe e mostrando il suo fondo schiena, una visione a dir poco spettacolare. Aveva un vestito molto rock’n’roll, una maglietta da concerto degli ac/dc, due pantaloncini di jeans tagliati poco sotto l’inguine, dei sandali color argento con tacco dodici. Ero rimasto fulminato, non avevo mai visto tanta classe da una prostituta di strada, ed il mio cazzo aveva già deciso, doveva farsi usare da quella splendida visione, era già quasi duro e un certo formicolio in quelle zone. Andai ancora infondo alla via, ma questa volta sfruttai uno dei passaggi per cambiare senso di marcia e tornare in dietro, la via era divisa a metà dagli alberi, quindi tornai indietro, arrivai in rotonda e mi fermai.
“Ciao…..” e mi bloccai
“Ciao, cosa vuoi?”
“Quanto?” non sapevo che dire
“Trenta o cinquanta, dipende da cosa vuoi fare”
Pensai un attimo, poi: “OK, andiamo”
Prese la sua borsa che era per terra, aprì la porta dell’auto e si sedette. La guardai in faccia, aveva due labbra splendide, sotto il labbro inferiore aveva pure un piercing. Aveva un viso da favola, portava gli occhiali, che ...
... stranamente con quelli addosso, appariva ancora più bella.
Poi la guardai meglio. Era la stessa ragazza che anni prima avevo conosciuto a rimini.
Ripartii e lei mi diede le istruzioni di dove andare, facemmo un chilometro scarso ed arrivammo in una strada a fondo chiuso, affianco al palazzetto dello sport e la piscina, a quell’ora chiusi entrambi. Con una velocità impressionante abbassò lo schienale della macchina, io che la usavo da due anni ancora sbagliavo le manovelle, poi si abbassò i pantaloncini, tolse gli occhiali e mi guardò facendo un sorriso accondiscendente. Io presi i soldi e glieli diedi, li preso veracemente, li mise nella borsa dove estrasse poi un preservativo. Mi mise una mano sul cazzo e lo massaggio un attimo, poi senza farmelo diventare duro mi mise il preservativo, rosso, faceva odore di fragola. Si protese verso il mio sedile e iniziò un pompino, abbastanza veloce, ma andava abbastanza a fondo, non lavorava la cappella, era un pompino fatto velocemente tanto per svuotare le palle del cliente. La guardai e vidi il tatuaggio, minnie sul braccio destro, che mi confermava che era la stessa ragazza di rimini, anni prima. Le rivolsi la parola:
“Non ricordo il tuo nome, ma se non sbaglio è Alexandra”
Staccandosi dal cazzo rispose: “Si” rise “ci siamo già conosciuti?”
“Si, a rimini, eri su una rotonda, un paio di anni fa”
“Ah si, vero, ero arrivata da poco”
Questo la fece cambiare un po’ nel succhiarmi il cazzo, adesso aveva rallentato il ritmo, ...