1. Lemmi e ossequi


    Data: 18/02/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... avuto il piacere di ricevere un tale discreto e sottile bacio sulla pelle delle mie mani. Il resto è lavoro, giacché in appena tre ore riesco a rendermi conto che la soluzione del suo problema è semplice, ma non glielo riferisco, poiché ci rivedremo presto. Quella sera guardavo ancor più attentamente attraverso i suoi vetri, brividi m’attraversavano la pelle, in tal modo iniziai a sfiorarmi. Dopo pochi giorni non ho avuto il coraggio di rivederlo di persona e ho spedito il mio lavoro al suo numero di fax, Nicoletta m’ha prontamente riferito che Simone era rimasto pienamente contento della mia consulenza. Passarono settimane, a questo punto la mia angustia più grande era di tornare a casa per poter guardare Simone, per il fatto che passavo le serate a osservare desiderando quel corpo armonioso, seppur senz’avere il coraggio d’affrontarlo personalmente. Sapevo che stavo facendo qualche cosa di sbagliato, ma era così eccitante vederlo e in special modo allettante spiarlo. Una sera, come varie altre, la sua finestra era buia, sapevo che era in casa, il video emanava sempre quei bagliori, gli stessi che lo accompagnavano nei suoi esercizi fisici, a un tratto una porta si spalanca e illumina la stanza, una donna esce rischiarata da quella tenue luce, la vedo, è interamente sguarnita, è molto affascinante, accidenti, è Nicoletta? Ma è possibile? Non scorgo molto bene, ma la mia più tenera amica, era là nuda nell’appartamento dell’uomo che colpiva scatenando i miei più reconditi ...
    ... desideri. La mattina successiva, nel reparto, non ho constatato nulla di dissimile nell’atteggiamento di Nicoletta, eppure sembrava più sorridente del solito. Provai a farle qualche domanda, ma lei riusciva sempre a rimanere sul vago. Se non fossi scaltra, avrei pensato d’avere un attacco di gelosia, contrariamente credo che m’eccitasse il fatto d’avere notizie che fosse stata fra le braccia di Simone. Le serate di Nicoletta al settimo piano aumentavano, malgrado ciò, parecchie volte entrambi chiudevano gli oscuranti, io però riuscivo a vederli scopare notandone i movimenti. A volte, vedendo quei due corpi avvinghiati tra loro, m’eccitavo talmente da provare un grande piacere e mi toccavo. I miei capezzoli divenivano irti e carnosi, in quanto reclamavano d’essere sfregati a lungo e la mia pelosissima fica emetteva fluidi in gran quantità. Io mi lasciavo andare a quel fermento ormonale istintivo, fino a che penetrandomi con le dita, terminavo inevitabilmente di godere in un avvicendarsi di tremori e di spasmi. Che bizzarra e che focosa sensazione, giammai mi ero masturbata assai profondamente. In ufficio, sempre più sovente, mi mettevo a conversare di sesso con Nicoletta e probabilmente in un procedere di definizioni e di lusinghe, capitò che feci alcuni riferimenti per i quali lei capi qualche cosa, può darsi immaginando che io l’avessi sorvegliata. In tal modo, una sera il bubbolo della mia abitazione tintinnò e all’uscio della porta comparve Simone. Il suo sguardo gradevole e ...