1. Elisa


    Data: 16/02/2019, Categorie: Lesbo Autore: LilithTrav, Fonte: Annunci69

    Aveva appena riattaccato il telefono e già i brividi scorrevano sul suo corpo.
    
    Corse in bagno, sotto la doccia e insaponò il suo corpo con cura.
    
    Fece correre le mani piene di quel liquido dal profumo di ambra sulla pelle bagnata di gocce tiepide, lavò i suoi lunghi capelli castani e rimase sotto il getto caldo della doccia per un po’.
    
    Uscì dalla doccia nuda e ancora bagnata…si guardò allo specchio.
    
    Guardò quegli occhi verde acqua su quel viso ancora un po’ abbronzato, guardò i suoi seni rotondi, leggermente inturgiditi dal freddo e dall’eccitazione per quello che sarebbe successo di lì a poco…
    
    Guardò ancora le gocce che le accarezzavano l’addome, scendendo lentamente sul suo sesso, per poi sparire…
    
    Tornò in camera e cercò freneticamente un abito che potesse dare ragione della sua bellezza, sapeva di essere bella, ma preferiva di solito nasconderla dietro un’aria ingenua e spesso imbranata, non voleva essere guardata da tutti, non voleva essere la ragazzina oggetto di fantasie erotiche da parte dei suoi compagni di scuola…voleva trovare una creatura che cogliesse tutta la sua essenza, fisica e mentale, non cercava l’amore della vita, il super ragazzo, non cercava una scusa vivente per poter raccontare alle amiche la sua prima volta.
    
    Si conosceva e, proprio partendo da questi presupposti, non si stupì assolutamente di aver trovato le qualità che cercava in Elisa, una ragazza dell’ultimo anno, solitaria e silenziosa.
    
    Per questa apparente timidezza Elisa ...
    ... veniva normalmente tenuta fuori dalla vita del liceo, fatta di false ansie, pettegolezzi e storielle stupide sulla sessualità.
    
    E’ più giusto dire, però, che Elisa si teneva fuori da questo giro, senza giudicare nessuno, senza discutere, mantenendo la sua pacifica indifferenza nei confronti del mondo.
    
    Ed era stato quasi con indifferenza che Elisa un giorno si avvicinò a Lei, durante un intervallo a scuola.
    
    Lei, appoggiata alla finestra, guardava svogliata fuori, Elisa si avvicinò e si appoggiò vicino a lei, con il braccio che sfiorava il suo.
    
    Si guardarono e Lei accennò un sorriso, Elisa la ricambiò e, presa la sua mano, cominciò a fare dei disegni con un pennarello.
    
    Suonò la campanella, ma Elisa rimase impassibile e continuò a disegnare, Lei la lasciò fare…
    
    Da quel giorno, l’appuntamento alla finestra era diventato un piacevole obbligo.
    
    Cominciarono così questo rapporto stranissimo, fatto di silenzi interminabili, di sguardi e di uno strano calore che Lei provava ogni volta che stavano insieme.
    
    Un giorno uscirono da scuola ed Elisa la riaccompagnò a casa, a piedi, in silenzio, come sempre.
    
    Arrivarono; entrarono nell’atrio della casa.
    
    “Allora abiti qui?”
    
    “Sì.Vuoi mangiare con me?”
    
    “Non mangio quasi mai a pranzo.”
    
    “Beh, se vuoi salire puoi stare un po’ da me, i miei non ci sono mai per il pomeriggio”
    
    “No, devo fare una cosa, ma torno fra un’ora, se ti va.”
    
    Non riuscì a finire di annuire, che si ritrovò la lingua di Elisa che forzava ...
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