Soap opera - 1
Data: 15/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... aver visto Valdemaro che leccava il sedere al suo domestico, ma la morbosità con cui era rimasto a guardare, il friccicore che lo aveva preso in mezzo alle gambe, la contrarietà che aveva provato, quando sua suocera gli aveva strappato il telecomando di mano e aveva spento il televisore, ponendo fine a quella sconcia esibizione.
A scioccarlo fu anche l’impulso, che ebbe, di correre di sopra, ad accendere il televisore in camera da letto… e lo avrebbe fatto, se non avesse avuto fra i piedi la moglie, la suocera e quant’altro, a cui dare spiegazioni.
Possibile che ne fosse così affascinato? O ne era soltanto incuriosito? Fatto sta che l’immagine di Valdemaro, che denudava il culo di Alesio e gli affondava il volto in mezzo alle chiappe, gli rimase a lungo impressa nella mente prima di addormentarsi… e anche dopo, se è vero che sognò qualcosa del genere, come gli sembrò di ricordare vagamente la mattina dopo… solo che nel sogno c’era lui… ma non riusciva a ricordare chi fosse l’altro.
Si alzò con un forte senso di inquietudine, prese in fretta il caffè, fece la doccia, sentendosi stranamente sensibile in zona genitale, poi salì in macchina e si recò all’officina, che gestiva assieme ad un operaio, Rudy, un venticinquenne molto bravo nel suo mestiere.
Quando entrò nello spogliatoio, Rudy era già arrivato e si stava cambiando. Gli dava le spalle e Giulio se lo trovò davanti senza pantaloni, a torso nudo e addosso solo un paio di slip strapazzati, un tempo bianchi, ...
... che attirarono immediatamente la sua attenzione. Una volta, forse, non ci avrebbe fatto caso, ma dopo quanto era successo la sera prima, quella visione gli torse la bocca dello stomaco. Rudy si girò al cigolio della porta:
“Ah, è lei, signor Giulio. Buongiorno.”, e prese dall’appendiabiti la tuta bisunta per indossarla.
“Buongiorno.”, mugugnò Giulio, continuando a tenere gli occhi fissi su quegli slip, che lasciavano indovinare le curve provocanti del giovane culo.
Poi avvenne l’impensabile: l’uomo si avvicinò, allungò una mano e gliela avvolse attorno alla perfetta rotondità della natica.
Rudy si irrigidì, ma fu solo un attimo: poi sopraggiunse un brivido, accompagnato da un’intensa sensazione di calore: non era infatti insensibile al fascino maturo del suo datore di lavoro e un sacco di volte lo aveva spiato con la coda dell’occhio, mentre si cambiava, chiedendosi cosa celasse dentro quel pacco voluminoso che gli appesantiva il davanti delle mutande. Ma gli parve strano che adesso Giulio lo stesse toccando e per un attimo temette che si trattasse di una presa in giro, a cui avrebbe fatto seguito una pesante battuta. Ma la lisciata continuava, a suo modo voluttuosa, e non era accompagnata da nessuna battuta, solo dal respiro di Giulio che si faceva più pesante.
“Signor Giulio…”, azzardò Rudy, senza muoversi, volgendo leggermente indietro la testa.
Giulio non diede segno di averlo udito: continuò a fissare quello che la sua mano stava carezzando, adesso più ...