1. Soap opera - 1


    Data: 15/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... occhi straordinariamente luminosi.
    
    “Ma dove li trovano ragazzi così belli?”, commentò Valeria con sguardo sognante.
    
    Giulio si volse a fissarla.
    
    “Devo preoccuparmi?”, fece in tono canzonatorio.
    
    “E finitela! – sbottò Teresina – ché non si capisce niente.”
    
    “Come, quale faccenda? – si stupì donna Marcela – ti sei dimenticato che don Alvaro aspetta che tu e la tua fidanzata, quell’Edvina, fissiate la data delle nozze?”
    
    Erano almeno quattrocento puntate che i due fidanzati dovevano fissare la data delle nozze, ma ora per un motivo, ora per un altro la fatale decisione veniva sempre rinviata. Oltretutto, donna Marcela non aveva gran simpatia per “quell’Edvina” e all’inizio della relazione si era anche opposta, ma alla fine aveva ceduto, in considerazione soprattutto dei consistenti possedimenti di don Alvaro, di cui la figlia era unica erede. Valdemaro, dal canto suo, giovane e viziato com’era, dopo una corte serrata alla bella Edvina (bella sì ma non quanto lui), adesso si era un po’ raffreddato e cercava ogni pretesto per differire quelle nozze non più tanto ambite.
    
    Questo, in sintesi.
    
    “Ah, sì, le nozze… Ci sto pensando”, rispose distrattamente il giovane, riprendendo il giornale.
    
    Dona Marcela lo fissò interdetta: questa battuta non c’era nel copione. Si guardò attorno, cercando lumi, poi improvvisò:
    
    “Come, ci stai pensando? Ma… Valdemaro, sono mesi che ci pensi. Don Alvaro pretende…”
    
    “Sentite, mamma! – la interruppe seccamente Valdemaro, gettando ...
    ... a terra il giornale – Queste sono faccende che non riguardano né voi, né don Alvaro. E adesso lasciatemi in pace. Alesio!”
    
    Ormai in piena confusione, dona Marcela si precipitò fuori, mentre dall’uscio opposto entrava Alesio, che si avvicinò con premura e rimase in attesa.
    
    Valdemaro lo ignorò, fissando corrucciato la parete di fronte, occupata da un enorme ritratto di don Alejandro, il fondatore della fortuna familiare con le sue piantagioni di caffè e di gomma arabica.
    
    Abituati alle bizze del rampollo, i telespettatori non si accorsero che qualcosa non andava, come, ad esempio, il fatto che Valdemaro non era mai stato così maleducato con sua madre, la tirannica donna Marcela, e aspettavano attenti e incuriositi gli sviluppi della vicenda.
    
    Alesio qualche dubbio cominciava ad averlo, considerando che la scena aveva preso una piega diversa da quanto avevano registrato il giorno prima, tuttavia, fedele alla sua parte di fidato domestico, rimaneva lì impassibile, in attesa degli ordini. Valdemaro si accorse della sua presenza.
    
    “Cosa vuoi?”, gli chiese sgarbatamente.
    
    “Mi avete chiamato, signore.”, fece quello garbatamente, con un leggero inchino.
    
    “Ah, sì, ti ho chiamato.”, e rimase a fissarlo a lungo con gli occhi aggrottati.
    
    Alesio attese pazientemente: nonostante tutto nutriva una gran simpatia per il giovane padrone e se si era allontanato dal copione, doveva avere i suoi buoni motivi.
    
    “Voltati”, gli ordinò Valdemaro.
    
    Il domestico si voltò, più che ...
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