1. Soap opera - 1


    Data: 15/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    “Va ora in onda la tremila quattrocento settantottesima puntata della soap: CREPUSCOLO”, comunicò l’annunciatrice col suo sorriso stereotipato, lasciando subito posto alla sigla della pubblicità che precedeva il programma.
    
    “Venite, sta per cominciare.”, chiamò Giulio accomodandosi ad una estremità del divano.
    
    Per molti versi, Crepuscolo non era altro che la solita soap brasiliana ma, grazie all’intreccio accattivante della trama e agli attori bellocci, con gli anni aveva saputo acquistarsi una notorietà e un posto nel cuore dei telespettatori, che le altre neanche se lo sognavano.
    
    I maligni la definivano una “soap-diarrea”, ma il favore che incontrava presso il pubblico televisivo di ogni età e condizione sociale era inequivocabile e incontestabile, viste le punte di share che raggiungeva ad ogni puntata. Ma del resto, si sa, a criticarla erano i soliti con la puzza sotto il naso, intellettualoni da supermercato che le sparavano a un tanto al chilo.
    
    Il resto della famiglia lo raggiunse: sua moglie Valeria, asciugandosi le mani col grembiule, sua suocera Marina, spiluccando un grappolo d’uva, e Teresina, la figlia quattordicenne. Le donne si raggrupparono sul divano vicino a Giulio, l’unico uomo di casa, il quale passò un braccio sulle spalle di Valeria e la strinse a sé con un sorriso felice. Sì, ogni puntata di Crepuscolo era sempre un momento di grande ritrovo e intimità familiare.
    
    “Ecco, comincia.”, disse la suocera, riponendo in un portacenere il graspo ...
    ... nudo.
    
    Sullo schermo comparve, infatti, Valdemaro, il bellissimo figlio ed erede di donna Marcela, sprofondato in una poltrona a leggere il quotidiano nazionale. Era inquieto Valdemaro, gli si leggevano in faccia l’angoscia e un’intima agitazione che non gli dava requie. Chiuse il giornale e suonò un campanello sul tavolinetto lì accanto.
    
    “Che bel ragazzo…”, mormorò la suocera.
    
    “Shhhh, mamma.”, fece Valeria, quasi si vergognasse che la madre cinquantenne potesse ancora esprimere simili apprezzamenti… alla sua età.
    
    Entrò un giovane cameriere, che si avvicinò e gli fece un inchino.
    
    “Il signore comanda?”
    
    “Anche lui è bellino.”, disse Teresina, beccandosi un affettuoso scappellotto dalla madre.
    
    “Portami un caffè, Alesio.”, ordinò Valdemaro, fissandolo un momento negli occhi.
    
    “Subito, signore.”, disse il giovane, abbassando prontamente i suoi.
    
    Ricomparve poco dopo con una tazza fumante che depose sul tavolinetto.
    
    “Ecco, signore.”, e si allontanò dopo un nuovo inchino.
    
    Valdemaro aveva appena preso la tazza e bevuto un sorso, quando entrò con foga dona Marcela, bardata da gran signora di inizio secolo, intendo il Novecento.
    
    “Ah, sei qui, Valdemaro. Ti cercavo.”
    
    “Cosa c’è mamma?”
    
    “C’è che dobbiamo sistemare quella faccenda.”
    
    “A quale faccenda vi riferite?”, chiese Valdemaro, fissandola con aria interrogativa.
    
    Primo piano sul suo bellissimo volto: lineamenti regolari, leggermente imbronciati, carnagione ambrata, baffetti da sparviero e due ...
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