1. La gabbietta 3


    Data: 13/02/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... guerriero; lo spinse, con una mossa di lotta libera, supino sul lenzuolo e si impossessò del fallo che s’innalzava superbo dal ventre verso il cielo; solo per un attimo ne ammirò la mole e la possanza.
    
    Si stese bocconi tra le cosce, afferrò a due mani la mazza e aggredì direttamente i testicoli con la bocca; mentre lo teneva ritto con una mano, usò l’altra per raccogliere delicatamente la borsetta dei testicoli, accostò la bocca, li ingoiò uno per volta e li leccò sapientemente; sentiva la lussuria di lui montare attraverso le vibrazioni del ventre e dell’asta; capì che gli provocava un intenso piacere e passò a leccare con amore i due, menando la mazza con la mano.
    
    Dovette bloccare con forza un orgasmo che sentì montare dalla prostata e spostò l’interesse all’asta che prese a leccare, con ghirigori concentrici, dalla radice all’attacco dell’enorme cappella; vi giocò con lussuria, godendo del piacere di sentirla vibrare sotto i colpi della lingua; atteggiò la bocca a cuoricino; si penetrò dolcemente e decisamente; ricevette sulla lingua il meato che rilasciava già precum e lo spinse contro il palato; lo fece copulare in tutta la cavità, con l’aiuto della lingua.
    
    Quando lui spinse col ventre facendo penetrare la mazza fino all’ugola, arginò la violenza stringendo la mano sulla barra; superato un leggero disagio per la massa che ingoiava, fece arrivare le labbra sui peli del pube e si sentì felice di averlo tutto in bocca; appoggiò una mano sulla vulva e si masturbò ...
    ... con gusto; soffocò nel randello che giocava nella sua gola l’orgasmo che si scatenò nel ventre per quella penetrazione violenta, del tutto nuova.
    
    Anche Filippo dovette farsi forza per non eiaculare; la spinse delicatamente fuori e la portò a sedersi su lui; accompagnò la mazza nella vagina, alla cavallerizza, e afferrò i seni che strofinò delicatamente; lei si piegò sul suo corpo, con la mazza infissa nel ventre, e lo baciò; avviò una decisa cavalcata e lo avvertì che gli avrebbe succhiato la più bella eiaculazione della sua vita; lui si sentì volare e svuotare mentre scaricava lo sperma nell’utero; lei urlò ad ogni spruzzo; si scavalcò e rimase sdraiata.
    
    Se ne stettero un poco fermi, a riprendere un respiro regolare; lui le chiese se intendeva fare un break per cenare; ‘un toast e mezza birra’ fu la proposta, accettata all’istante; impiegarono pochi minuti, che trascorsero in cucina, nudi e accaldati come erano, per preparare l’occorrente e fiondarsi a letto, dove mangiavano e si scambiavano in continuazione baci e carezze.
    
    “Imma, sei un pericolo per me! Ero partito per vendicare Marco e mi trovo sull’orlo di un innamoramento che non era prevedibile da nessuna parte; capisci che non vorrei innamorami di te e ci casco ogni momento di più? Dopo la stupida vendetta, che benedico con tutto me stesso, adesso salta fuori che potremmo fare coppia inossidabile nelle perversioni peggiori?”
    
    “Cosa credi che provi io, che ero partita per intortare un riccastro, per una botta e ...
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