La gabbietta 3 - Racconti Erotici

La gabbietta 3

Il discorso che intendeva fare Filippo era assolutamente imprevedibile per Imma; lei si aspettava una violenta filippica che si sarebbe conclusa con la cacciata definitiva dalla sua vita, come d’altronde lui aveva già accennato a fare, almeno fino al chiarimento in Commissariato; sapeva anche di avere tutte le colpe per quello che era accaduto e di potere opporre alle accuse solo la sua genuinità e la stupida fiducia accordata ad un personaggio rivelatosi ambiguo e pericoloso.

Invece lui esordì proprio chiedendole come mai si fosse fatta trascinare così in basso e così a lungo; difficile spiegargli che era strutturalmente una donna fragile, con scarsa autostima, pronta a credere a chiunque le dichiarasse affetto e disponibilità a guidarla con amore e buonsenso; con Leonardo era successo proprio che l’eccesso di fiducia fosse stato sfruttato dall’altro per indurla a fare cose che non avrebbe mai avuto la forza e la determinazione di fare autonomamente.

La domanda successiva non la sorprese; lei conclamava di essersi innamorata di lui sin dalla prima occasione, nata in realtà dalle manovre incrociate di Leonardo, che voleva schiavizzarlo come Marco, e dello stesso Filippo che aveva elaborato una vendetta sottile e colpito però la parte più debole della coppia; se davvero provava per lui un qualche sentimento vero, come si sarebbe comportata se lui avesse creduto alla sua professione di amore e l‘avesse accettata senza riserve?

“Filippo, lo abbiamo visto all’ospedale; ...

... ti amo e voglio lasciarmi guidare da te, specialmente se discutiamo e mi accorgo che quello che chiedi è giusto; ho voluto aiutare Marco e ci sono riuscita, solo grazie a te che mi hai sostenuto; ma l’ho fatto anche perché tu lo volevi e aspettavi di verificare che ero sincera; se adesso tu decidi che puoi lasciarti amare da me, io sono pronta ad essere la tua compagna in qualunque cosa tu decida, anche se fosse illegale o immorale; hai bisogno di questa convinzione?”

“Anche di questo ho bisogno; se accetto come vero che ti sei piegata alle manovre sporche di Leonardo perché non conoscevi le sue vere intenzioni, mi posso aspettare che, se ci leghiamo con una passione vera, tu ti comporti con me allo stesso modo, qualunque cosa sia quella che ti chiedessi di fare … “

“A una sola condizione, che la debba fare con te e per te; Leonardo era complice delle mie ’malefatte’ che io non giudicavo negativamente; lui era con me e lo facevo con lui e per lui; me ne credevo innamorata; adesso credo e forse so che amo te, nonostante tutte le cattiverie che mi hai detto; ti posso assicurare che farei qualunque cosa per te, ma soprattutto con te. Hai qualcosa in mente, per mettermi alla prova?”

“Ho visto che sul serio sei capace di distinguere il sesso dall’amore; ho toccato con mano la passione violenta con cui copulavi con Marco e la dolcezza infinita con cui ti rivolgevi a me; in quei momenti ho davvero creduto al tuo amore per me, anche se formalmente mi stavi tradendo col mio ...