Colleghi bisex - 02 - Racconti Erotici

Colleghi bisex - 02

... il passaggio segreto che li condusse ad un sentiero scavato nella roccia che portava verso il basso, verso la spiaggia peccaminosa delle segrete scopate non convenzionali!

Giunti sul fondo, dovettero camminare per un mezzo chilometro e scavalcare un avvallamento di scoglio che offriva riparo da occhi indiscreti a tutti i monelli che frequentavano quel posto.

Ma, superato quell’ostacolo, gli si aprì un mondo: gruppi di persone, sparse per ogni dove, giacevano sulla sabbia bianca. I corpi si intrecciavano, si univano, si separavano, si intercavallavano (che non so cosa voglia dire...) e nemmeno lo sciabordio del mare riusciva a coprire del tutto i gemiti e le urla di piacere di quell’umanità dedita alla ricerca dell’orgasmo.

«Ma questo è un chiavatoio!» esclamò Mischioncello.

«Il posto giusto per noi!» confermò Arpagante.

«Cerchiamoci un angolo di paradiso!» disse Mischioncella.

«Siii!» gridò Blougiobba e i quattro si incamminarono. Gli uomini avevano già i cazzi che pulsavano di voglia, le donne che lasciavano dietro di sé una scia di acqua di figa... Robe da matti!

Trovato un posto sufficientemente distanziato da altre isole scopanti, piantarono due ombrelloni e si spogliarono.

«E ora? Come ci orgianizziamo?» fece Mischioncello.

«Frociamo un po’, per iniziare e poi vediamo come si evolve la libidine...» propose Mischioncella.

«Hai voglia di figa, eh?» la canzonò Mischioncello che aveva già allungato la mano verso la granitica nerchia di ...

... Arpagante che si lasciava masturbare ad occhi socchiusi.

«Dev’essere un vizio di famiglia, quello di volersi divertire con persone dello stesso sesso!»

«Dammi un bacio!» disse Mischioncello. I due si scambiarono uno schioccante bacio coniugale e poi si dedicarono ciascuno all’oggetto del proprio desiderio.

Impegnati in quel doppio sessantanove non si erano accorti dell’appressarsi di un gruppo di tre uomini nudi che si erano disposti a semicerchio.

«Beh? Che succede?» esclamò Mischioncello levandosi di bocca il cazzo di Arpagante.

«Niente di che. Volevamo dedicarvi una sega, se non vi dispiace.» disse timidamente il più anziano dei tre.

«Perché no?» acconsentì Mischioncella che stava sotto a Blougiobba.

«Grazie, molto gentili!» rispose l’estraneo e al one-two-three-four, attaccarono a segarsi in sincrono.

Quando furono prossimi all’orgasmo, rivolsero i cazzi uno verso l’altro e si sborrarono addosso.

Tirarono un respiro e, stanchi ma appagati, se ne andarono verso il bagnasciuga per poi immergersi nelle onde.

«Giochiamo a fare gli etero?» propose Mischioncello.

«Giochiamo a fare gli etero scambisti.» disse Arpagante.

«Direi!» rispose Mischioncello con entusiasmo e gattonò verso Blougiobba che si trovava a quattro zampe, come lui. La ragazza si girò offrendogli fica e culo. Mischioncello si sollevò e la montò secondo la tradizione. E la trovò splendidamente fradicia. Si infilò il dito medio in bocca per coprirlo di saliva e poi lo spinse nel culo ...