1. Beatrice è una copertura, lui no...


    Data: 10/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... occhi.
    
    Nelle rare occasioni in cui ci siamo trovati a parlare, mi ha spesso fatto complimenti, rafforzando la mia idea sui suoi gusti e sulle sue intenzioni. Ho sempre fatto in modo di sviarmela in fretta ma stavolta no, mi sono fermato.
    
    “Ciao Fabio, come stai?” mi chiede.
    
    “Tutto bene, grazie, lei come sta?” rispondo con estrema gentilezza.
    
    “Tutto ok, come ti sei fatto bello! Immagino quante ragazze hai attorno”. Ecco, ha iniziato la sua solita filastrocca, come immaginavo. Fino a ieri avrei cercato una scusa e sarei scappato, mi sarei dileguato. Ora no, ho il pisello duro e questa situazione mi piace.
    
    “Eh si dai, ho la ragazza, sono stato da lei ora” gli racconto, rompendo un po' quella promessa che mi sono sempre fatto, di non dargli confidenza e di non dirgli niente delle mie cose.
    
    Rimaniamo a parlare ancora qualche minuto, nei quali, per lo più, ricevo complimenti sui miei capelli, sul mio viso, sui miei occhi, sul mio corpo e sui miei vestiti.
    
    Rientro in casa e mi masturbo come un pazzo. Ma non penso al ragazzo del pullman, penso ad Antonio. Inizio a desiderarlo, ho voglia di un cazzo maturo. È sempre stato un mio sogno, uno dei miei segreti inconfessabili. Spesso, quando guardo i porno gay, scelgo quelli in cui i ragazzi della mia età vengono chiavati dai maturi e sogno di essere io il passivo di quei video.
    
    È la prima volta però, che il mio pensiero va ad Antonio. Anche perché, lui non è bellissimo. E’ alto, possente, con un po' di pancia, ...
    ... leggermente stempiato e con gli occhiali, abbastanza peloso. Eppure ho lui in mente. Sborro pronunciando il suo nome, non urlo per paura che qualcuno mi senta ma è ciò che dico:
    
    “Antonio scopami, ti voglio” e mi imbratto tutto. Non sono neanche pentito, ho solo voglia di farmi possedere da lui.
    
    Passano pochi giorni e lo incontro nuovamente. La conversazione è molto simile a quella dell’altra volta, mi chiede di Bea, mi fa complimenti, mi lusinga. Io sono più aperto della prima volta, più disponibile e gli faccio sorrisi strani. Lui li raccoglie e si tocca più volte la patta. Io, in concomitanza con quel suo gesto, faccio lo stesso oppure mi passo velocemente la lingua sulle labbra, facendolo passare per un tic nervoso.
    
    Lo vedo che mi sta desiderando ma lo lascio con un pugno di mosche per mano. È sul punto di chiedermi se voglio qualcosa da bere, mi inizia a dire che fa freddo e che ha voglia di un bel thè caldo. Io recepisco e gli metto una scusa e scappo via, di proposito. Rientro a casa e mi tolgo tutto, mi stendo nudo sul letto e mi masturbo come un animale.
    
    La terza volta che incontro Antonio è quella buona. Stavolta voglio vedere fin dove si spinge, non ho alcuna intenzione di scappare. Evidentemente si è preparato già tutto.
    
    “Fabio, come te la cavi col computer?”
    
    “Bene, abbastanza bene. Come mai?”
    
    “Ho un problema con l’antivirus, mi blocca i filmati. Mi puoi aiutare?”
    
    So che è una scusa per farmi entrare ma in fondo è ciò che voglio, per cui accetto. ...
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