Come appresi di un cornino di mia moglie
Data: 10/02/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... accasciandosi, mi baciò di nuovo e si riversò sul lato: mi diede l'impressione della morte di un guerriero.
Dopo poco gli chiesi:
"Perché non mi sei venuto dentro?"
"Desideravo farti constatare quanto fossi eccitato per te e quanto mi piaci"; poi, quasi fosse una pomata, mi strofino lo sperma sulla pancia, imbrattando i peli della mia vagina.
"Che fai, stupido?" dissi in tono scherzoso
"Lasciami giocare" e, così dicendo, mi pose le labbra sulla figa e prese a leccare i miei umori misti ai suoi.
Era la prima volta che provavo quel tipo di piacere: mi sentivo allagata, avrei dovuto correre a lavarmi, ma mi piaceva sentire quella lingua che si intrometteva fra le labbra della mia fica, ripulendomela .
Era una sensazione perversa, ma mi piaceva; poi egli aggiunse:
"Sta tranquilla, non abbiamo finito, abbiamo tempo anche per altro".
"E' una promessa o una minaccia?" dissi facendogli una smorfia.
"Guarda!" e mi mostrò il cazzo quasi di nuovo in tiro.
Avevo necessità di fare pipì; andai in bagno e, mentre mi sedevo, sulla tazza, lo vidi affacciarsi all'uscio.
"Dai... ti prego; esci, altrimenti non ci riesco".
Si allontanò solo il tempo che cominciassi a mingere, poi, ritornando sui suoi passi, mi venne vicino, mi allargò le gambe e mise la mano tra le mie cosce:
"Che fai, porco!" riuscii a dire, mentre proseguivo ad emettere il getto caldo sulla sua mano.
Dopo esserci lavati, ritornammo a letto.
Io girata verso di lui, sul fianco, e ...
... lui supino.
Lo guardavo in viso, aveva tutti i tratti del maschio meridionale.
Cominciai a carezzargli il petto, facendomi attorcigliare le dita dai suoi peli, poi scesi verso la sua pancia, fino a raggiungere il suo membro.
Era decisamente duro, nonostante avesse goduto meno di mezz'ora prima; carezzavo la cappella setosa e mi soffermai principalmente sulla boccuccia che dispensava il piacere.
"Ti piace?" chiese.
"Non è una cosa da chiedere ad una signora" mi schermii.
"Ti va di metterti a pancia sotto? Faccio piano, prometto"
Ebbi un attimo di esitazione.
Con mio marito l'avevo fatto, si e no, tre o quattro volte, in oltre diciotto anni di matrimonio e con richieste molto insistenti, ottenendo solo rifiuti; ora, a questo mio bel tenebroso, dovrei darglielo senza battere ciglio.
Si accorse della mia titubanza ed aggiunse:
"Che pensi? Se non ti va, non insisto".
Non lo feci finire: avevo deciso. Mi staccai da lui e mi girai a pancia sotto.
Rimase decisamente sorpreso dalla mia repentina decisione.
Mi spostò i capelli dalla nuca e cominciò a baciare proprio là, quasi sapesse che è una delle tante zone che mi procura i brividi.
Mi venne la pelle d'oca ed egli, avendo notato l'effetto che produceva sui miei sensi, insistette proprio in quel punto: all'attaccatura dei capelli.
Poi, scivolando verso il basso e sempre al mio fianco, la lingua percorse la spina dorsale fino ai glutei, per poi risalire, fermandosi a baciare le due fossette ...