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La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla
Data: 05/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... stupenda. Quando la guardo e mi perdo nel suo fascino mi sento un vuoto alla bocca dello stomaco. Sono sicura che lei si diverta a provocarmi in modo a dir poco sfacciato. Tempo fa, complice un bicchiere di troppo, ci siamo baciate. Ricordo la sua lingua scivolarmi rapida in bocca, esplorarmi denti e gengive, mentre io perdevo quel poco di controllo che ero certa di avere e le accarezzavo beata i capezzoli. Sono stati solo pochi attimi, in realtà. Perché poi ci siamo guardate, forse imbarazzate dall’imprevista situazione, prendendo a ridere come due isteriche. Non abbiamo fatto più parola dell’accaduto. Melina continua a fissarmi, mentre con il dorso di una mano mi accarezza la guancia. - Irini... sei favolosa, stasera... - Non mi torturare, ti prego, vorrei dirle. Vorrei urlarle di non accostare il fuoco alla benzina. Ma resto in silenzio, il cuore in gola. Scendiamo dall’auto e percorriamo qualche decina di metri. La confusione della festa di strada ci sommerge. Ci prendiamo per mano per non perderci nel caos. Odori di spezie, colori sgargianti, musiche e grida... non mi accorgo di nulla. Ci sono solo i suoi meravigliosi capelli biondi, la linea della sua schiena che si perde nel corto vestito, le sue gambe, nude e slanciate, i suoi piedi, in bilico su sandali dal tacco esagerato... Ma dove mi stai portando, adesso che stringo la tua mano così forte da sembrare unita a te ? Arriviamo in una stradina secondaria, ...
... lasciandoci alle spalle la confusione della festa. Ci avviciniamo ad un’anonima porta azzurra, incastonata in un muro di un bianco assoluto. Melina suona il campanello. Passano i secondi e nulla accade. Nessuno risponde. Si sente solo lo s**tto della serratura. Sono nervosa e faccio l’atto di girarmi per andare via. Ma lei mi blocca e mi abbraccia, sussurrandomi parole dolci. Non capisco più nulla. Non so nemmeno dove mi trovo. Melina mi prende il viso tra le mani e appoggia le sue labbra alle mie, mi bacia gli occhi e con la lingua asciuga dal mio viso quelle lacrime che la rabbia ed il nervoso mi hanno spremuto. Quindi la sua lingua torna alle mie labbra, le lecca dolcemente, per tutto il loro contorno: bramosa di lei, apro la bocca e lei mi è subito dentro, languida come un cioccolatino. Cerco di entrare con la mia lingua nella sua bocca, ma mi sposta di lato. - Non temere... vieni con me... - Entriamo e saliamo una rampa di scale buie. - Non mi piace - mormoro impaurita - sai che odio il buio... - Lei non mi risponde. Apre una porta dalla quale filtra una luce dal colore indefinibile. Melina c'è già stata qui, è evidente: l’invidia per questo suo segreto, ma anche la curiosità di scoprire cosa ci sia dietro quella porta, si mischiano alla paura che ancora mi stringe le viscere. Docile, la seguo dietro quella porta. Le pareti sono spoglie, arredate solo da giochi di luce bianca e gialla che le colorano, con lampade che ...