1. La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla


    Data: 05/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster

    ... mentre sollevo la pesante sbarra. Mi fai
    
    schifo, ti odio come non mai e ho una voglia matta di scoparti.
    
    Senza una parola ti vengo dietro con la sbarra spianata. Ti strappo di
    
    nuovo il vestito, denudantoti il petto e affondo il viso nell'incavo del
    
    collo. Ti irrigidisci, poi chiudi gli occhi e ti lasci andare e mi
    
    carezzi, cercando con la tua bocca la mia. Sobbalzi quando senti la mia
    
    sbarra infilarsi tra le tue chiappe.
    
    Ti faccio chinare sul lavandino, scopro la tua fica, la tua nuova fica,
    
    depilata e sozza e guardo la tua faccia attonita rattrappirsi in una
    
    smorfia di piacere mentre la mia sbarra penetra lentamente dentro di te.
    
    Dolce e perversa
    
    " Vita MIA,quante cose vorrei dirti, quante cose vorrei farti, tutte quelle cose che non ti ho mai detto e fatto, ahimè!
    
    Quante cose mi sono perso di te.
    
    Da parecchio tempo ti penso oramai, più ti penso e più ti sento nel segreto del mio cuore.
    
    Affiora la gelosia, la paura di perderti, non lo nascondo, è finita l'era dell'uomo che non deve chiedere mai, non c'è più l'uomo sciocco, il tempo trasforma, e migliora, avvicina ecco ... non mi vergogno di cercarti, a chiederti un abbraccio, a volere il tuo calore delle tue intimità accoglienti, la tua intelligenza, la tua grazia.
    
    Quante volte non mi sono comportato a dovere, quante volte ho mancato?
    
    SANNGU MIU,quando mi scrivi, quando sento la tua voce, sapessi come ti sento, si sveglia tutto il desiderio di darmi tutto, di stringerti, ...
    ... di ....
    
    Duci NICA MIA, ti adoro da morire ...
    
    tuo Già "
    
    La lettera era datata cinque giorni prima, l'aveva imbucata a Roma durante il soggiorno per partecipare a una conferenza sulla gestione delle emergenze e proprio durante quei giorni lontano di casa, dalle responsabilità, dai figli, da tutto, aveva sentito fortemente la sua mancanza.
    
    L'estate passata a fare l'amore nella penombra del suo appartamento a Milano era appena trascorsa.
    
    Tutti quei pomeriggi e quelle notti a soffocare gli orgasmi in baci voraci, lascivi, rabbiosi, avevano cambiato per sempre la sua vita.
    
    Non aveva mai tradito prima la moglie ma a lei, alla sua bocca, non aveva saputo dire di no.
    
    Ora nel mentre di quella breve pausa in una città che non era la sua, alcuni ambienti, perfino alcune ore del giorno lo rimandavano a quei momenti di puro piacere ed autentica intimità, tutto ciò che desiderava, era quel contatto caldo e rassicurante, quelle labbra premute contro le sue in un bacio tenero e lunghissimo che poi finiva sempre per avvolgere tutto il suo essere maschio in un budello di sensazioni armoniche e vischiose che gli regalavano brividi violenti e deliziosi.
    
    Quella bocca, la custode di tutto il suo piacere e dei loro segreti era separata dal corpo, viveva di vita propria.
    
    I denti che ogni tanto si facevano sentire per alimentare un leggero e piacevole dolore che scardinava di netto la colonna vertebrale subito prima che la lingua, quella lingua velenosa, lo schiantasse ...
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