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La rosa tatuata.
Data: 03/02/2019, Categorie: Cuckold Voyeur Autore: biarturo, Fonte: RaccontiMilu
... ciò che sarebbe potuto succedere a casa di Manolo e nemmeno che quel’ invito avesse uno scopo particolare. Mi dava fastidio ritardare il rientro a casa per via di quel temporale che stava per scatenarsi. La casa di Manolo era effettivamente sulla nostra strada. Dal viale si staccava, per un centinaio di metri un sentierino in fondo al quale apparve la luce esterna di una piccola vecchia casa. Durante il percorso lui aveva sempre tenuto Sonia allacciata dietro la schiena e io immaginavo la mano dell’uomo che accarezzava ogni tanto le natiche di mia moglie. Entrammo in quella che doveva essere la cucina e anche un luogo per qualche riposino vista la presenza di un letto ad una piazza su cui Sonia, sempre ansimante e piena di ebbra allegria, corse a sedersi mentre Manolo mi porse una sedia e mi invitò ad accomodarmi. Subito dopo scomparve da una porticina sul lato della stanza e riapparve con in mano una bottiglia di liquido trasparente. Prese tre bicchieri da una vecchia credenza e li riempì per metà porgendoli ad ognuno di noi per poi sedersi sul lettino accanto a Sonia. Buttai per un attimo lo sguardo tra le cosce di mia moglie e notai che il perizoma si era ritirato al centro lasciando scoperte, ai lari, le labbra della fica. L’uomo alzò il bicchiere e propose un brindisi alla nostra amicizia. Bevve tutto d’un sorso e ormai fuori controllo e senza alcuna preoccupazione per la mia presenza, rovesciò Sonia all’indietro sul lettino e, chinandosi su di lei cominciò a baciarla ...
... facendola gemere e ansimare. Guardai provando una inaspettata eccitazione e comincia a massaggiarmi il cazzo fuori dai miei bermuda. I due cominciarono una specie di lotta fatta di baci furiosi e palpeggi. Ad un certo punto Manolo si alzò e si sfilò i pantaloncini mettendo in mostra il suo membro. Sicuramente le dimensioni erano notevoli e comunque maggiori del mio ma ciò che faceva più effetto era la rigidità. Quel cazzo era durissimo, minaccioso e ricurvo verso l’alto. Contrastava anche il colore bianco di tutto il ventre con l’abbronzatura del resto del corpo. L’uomo si inginocchiò accanto al letto, sfilò l’ormai inutile perizoma di mia moglie e si tuffo tra le sue cosce aperte cominciando a leccarla. Sapevo che Sonia amava quella pratica e infatti cominciarono i tremori di quelle cosce un po’ cicciotte segno che stava raggiungendo l’orgasmo. La stanza si riempì di gemiti e grugnito che si mescolavano al rumore della bufera che si stava scatenando fuori. Dalla mia posizione privilegiata vedevo le dita dell’uomo dilatare le labbra del sesso della mia donna per potervi infilare una o due dita mentre la lingua si occupava del foro più piccolo. La cosa durò qualche minuto sino a quando Manolo non si stese completamente su mia moglie strofinandolo il suo palo sul ventre. Fu allora che Sonia lo implorò di montarla. Non ne poteva più, aveva voglia di sentirlo dentro. A quel punto, l’uomo lasciò la presa e alzandosi in piedi disse “Non posso… ho troppa voglia…non ho un preservativa ...