La rosa tatuata.
Data: 03/02/2019,
Categorie:
Cuckold
Voyeur
Autore: biarturo, Fonte: RaccontiMilu
... di saluto al quale riposi freddamente mentre Sonia lo fece con entusiasmo e con un sorriso invitante. L’uomo era una persona matura e avrà avuto sui sessanta. Era un pescatore che vedevamo ogni mattina al porto durante la nostra passeggiata. A volte era impegnato a pulire le reti vestito di stivali e grembiule di gomma gialla, altre volte serviva direttamente il pesce a chi lo comprava e allora era a torso nudo. Lui aveva una grande ammirazione per Sonia che chiamava “ bella signora” e la riempiva di complimenti. Nonostante l’età era un bell’uomo, muscoloso col petto ricoperto di peli bianchi che risaltavano sui pettorali abbronzati. Quando compravamo da lui aggiungeva sempre qualcosa in più come omaggio alla “bella signora”. Quella sera il caso aveva voluto che l’uomo capitasse proprio davanti a noi e cominciò tutto uno scambio di sguardi, sorrisi e accavallamenti di gambe da parte di mia moglie che sicuramente avevano messo in mostra il minuscolo perizoma. Sinceramente non gradivo molto quello spettacolo ma la cosa faceva piacere a Sonia e pensavo anche che, in fondo tutto sarebbe finito lì. Mi sbagliavo. Ad un tratto l’uomo si alzo e si avvicinò al nostro tavolo. Si rivolse a me dicendo: “Le dispiace se faccio qualche ballo con sua moglie?”. Non feci in tempo a rispondere che Sonia era già in piedi. “Andiamo dai, lui non è geloso…anzi!”. Si tolsero entrambi gli zoccoli e, scalzi si avviarono verso la scala. Quel “anzi” non mi piacque, temevo che mia moglie, ormai ubriaca, ...
... andasse a confidare a questo sconosciuto, le nostre fantasie sessuali scatenando ulteriormente la sua libidine.
Li vidi scendere la scalinata che portava alla spiaggia per poi scomparire in mezzo alla folla danzante. Con una certa angoscia dovetti aspettare almeno una mezzora prima che tornassero. In fondo quell’uomo era quasi uno sconosciuto. Fu quindi un sollievo quando li vidi apparire e venire verso il tavolo. Sonia era sorridente e ansimante. Lui la teneva teneramente abbracciata per la schiena. Notai subito i capezzoli duri di lei e il rigonfio esagerato nei bermuda di lui. Mi chiesi cosa fosse successo nel frattempo e mi diedi mille spiegazioni diverse. “Beh com’è andato il ballo” dissi sentendomi ridicolo. “ Ci siamo presentati….lui si chiama Manolo.” poi verso l’uomo “ mio marito si chiama Giulio” e scoppiò a ridere. Discutemmo su quel nome che doveva essere di origine spagnola ma che l’uomo definiva puramente romagnolo.
Era ormai mezzanotte, il vento era aumentato e sul mare, minacciosi lampi temporaleschi. “E’ ora di andare amore” dissi. “Ah, volevo farvi una proposta, Sonia mi ha detto che avete la casa poco lontano dalla mia e allora perché non entrate un attimo ad assaggiare la mia grappa fatta in casa?!” Stavo per declinare quell’invito quando intervenne Sonia “Eh siiii dai, è vero amore che accettiamo!!???” Mi sentii impotente, senza forza di reagire e volontà di insistere nel rifiuto anche se la cosa non mi attirava affatto. Sinceramente non pensavo a ...