Il Reverendo
Data: 03/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti
... bruciava.
Subito dopo, provai un rilassamento mai provato prima. Il prete, nel frattempo, era già al terzo bicchierone. Ricordo che i suoi occhi cambiarono luce. Sembrava emozionato. Ora posso dire che era semplicemente eccitato.
"Ora devi pregare con me, tesoro". Mentre sciorinava suppliche al Padre Eterno, mi prese la mano. La sua, grassoccia, sudava copiosamente.
E, senza interrompere la preghiera e senza guardarmi, portò la mia tenera manina al suo basso ventre. Mi colpì la cosa durissima che la tonaca nascondeva. Ero incuriosito. Per me era solo un nuovo cerimoniale religioso. La mia educazione sessuale era pari a zero. I genitori non parlavano di queste cose e, con gli amici, si faceva solo qualche stupido commento sulle nostre coetanee.
Ansimava. Mi chiese se volevo vedere lo scettro. Proprio così. Lo chiamò "scettro". Risposi affermativamente. Sollevando la lercia tonaca, liberò un enorme cazzo perfettamente eretto e di una solidità marmorea. Disse sottovoce: "Ti piace?"
Io, complice il brandy che mi aveva notevolmente ubriacato, feci un cenno affermativo con il capo.
"Puoi toccarlo, se vuoi". La mia manina lo prese curiosa, ma non riusciva a chiudere la circonferenza dell'enorme uccello. Penso che superasse i 20 centimetri, mentre il diametro non era inferiore ai 4. Istintivamente, lui allargò le gambe, si tolse la tonaca, e si spogliò completamente. Il suo enorme ventre da beone, mi dava un non so che di rassicurante e di potente. Ora la ...
... proporzione di quel duro manganello era mostruosa. La mia mano iniziò a manovrare l'asta. Lo facevo con amore e devozione. Mi trovavo davanti al rappresentante di Dio in terra. Doveva per forza essere qualcosa di lecito. Sentivo un odore penetrante. Provavo una strana eccitazione. Dopo aver versato un’altra abbondante razione di brandy a tutti e due e dopo aver bevuto, mi prese bruscamente per la nuca e portò la mia dolce boccuccia verso la sua verga. A malapena mi entrava in bocca, ma, in modo istintivo cominciai a succhiare appassionatamente. Lui strabuzzava gli occhi e sussurrava: "Brava! Così! Tra poco arriva il premio! Quando arriva il premio, non ti deve sfuggire una sola goccia del miele bianco che sgorgherà nella tua bocca. Hai capito?" Con un mugolio feci capire che avevo inteso. Tornai a concentrarmi verso l'enorme attrezzo che odorava di pipì e di sborra. Dopo aver ripetutamente ripassato la lingua sul rosso glande e aver succhiato (come da suo consiglio) le enormi palle gonfie, lo presi in bocca nell'esatto istante in cui si produceva in un'eruzione violenta di sborra. Ingoiai. Ma il flusso era talmente copioso che lo sperma iniziò a colare lungo le pareti del durissimo cazzone.
Il miele lo ingoiai comunque tutto. Lo ripulii con voracità. La sua lingua e il suo fiato maleodorante mi entrarono in bocca. Lappava residui di sborra talmente densa che sembrava incollata. Penso che il prete non sborrasse da mesi. E' raro vedere uno schizzo di tale portata in un maschio.
Si ...