In treno
Data: 21/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Anale
Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster
... separato perché un giorno sua moglie, rincasando prima del previsto, lo aveva trovato a letto con un ragazzo della mia età.
"Quindi anche lei...?" chiesi.
"Si, anche a me come al tuo amico piace farmi un bel culetto come il tuo, anzi dato che siete solo amici non si offenderà se me lo fai un po' vedere, che ne pensi?"
Non credevo alle mie orecchie, ci stava provando con me spudoratamente sul treno (e la cosa non mi dispiaceva affatto).
"Ma no, e se entra qualcuno e ci becca?" risposi.
"Quando il treno è in movimento non entra mai nessuno, e poi hai la tuta da ginnastica, appena senti aprirsi la porta ti rimetti a posto in un attimo e non se ne accorge nessuno, dai fammi vedere".
"E perché lo vuole vedere?" chiesi.
"Perché questa sera, quando sarò solo nel letto e mi farò una sega, voglio poterci pensare, allora me lo fai questo regalo?".
Mi alzai in piedi, mi sollevai la giacca della tuta e la maglia, mi voltai di spalle a lui e slacciai il laccio dei pantaloni, me li abbassai assieme agli slip e mi piegai in avanti, allargai le natiche con le mani e gli mostrai quello che voleva vedere.
Subito sentii un suo dito toccare e premere contro la mia stellina tanto che d'istinto, con uno s**tto fulmineo, mi raddrizzai, scappai in avanti e tirai su i pantaloni; "avevamo detto guardare", dissi.
"Hai ragione, scusa ma non ho resistito" rispose l'uomo.
Mi sedetti nuovamente sul sedile di fronte a lui e vidi che aveva il cazzo durissimo sotto i ...
... pantaloni, non dissi nulla ma si accorse che lo notai, nel frattempo riprendemmo la conversazione e mi chiese come e quando avevo scoperto che mi piace prenderlo nel culo.
Gli raccontai della mia prima volta, quando giocando con Lamberto in camera sua ai tempi della quinta superiore e dopo una serie di provocazioni una più spinta dell'altra mi lasciai convincere a farmelo appoggiare, a quel punto lui spinse fino ad entrare con la forza e rimase a far su e giù dentro di me mentre lo pregavo di smettere, andando avanti finché svuotò le sue palle nel mio retto. Gli spiegai che sul momento fui molto arrabbiato ma allo stesso tempo mi sentivo in colpa perché mi era piaciuto e lui, dopo aver scaricato la voglia di sborrarmi dentro, si sentiva in colpa per avermi fatto qualcosa che non volevo. Ne parlammo, imparammo ad accettare che ci piaceva e decidemmo che sarebbe stato il nostro segreto.
Il suo cazzo era sempre più duro sotto i pantaloni e io non potevo fare a meno di guardarlo, lui se ne accorse, lo tirò fuori e me lo mostrò.
"Li fai i pompini?" mi chiese.
La situazione era talmente surreale che non mi restava che godermela, non dissi nulla, mi alzai, presi un preservativo nel mio zaino, lui mise la sua valigia contro la maniglia della porta per evitare che qualcuno potesse aprirla, mi inginocchiai fra le sue cosce di fronte a lui che stava seduto sul sedile, misi il preservativo fra i denti e le labbra, gli afferrai il cazzo con la mano e glielo calzai usando la ...