1. Io gianni e la spiaggia privata


    Data: 02/02/2019, Categorie: Etero Autore: benves, Fonte: Annunci69

    Era un mercoledì mattina, un fottutissimo mercoledì lavorativo, ed era ancora relativamente presto quando Gianni, superato anche l' ultimo dubbio e rotto ogni indugio, chiamò al telefono il suo capo.
    
    Con una voce (falsamente) rauca gli comunicò che quella mattina non sarebbe potuto andare
    
    a lavorare in ufficio, perchè non si sentiva molto bene, forse un infreddatura causata dall'aria condizionata troppo fredda dell' ufficio:
    
    gli sembrò, quella, una giustificazione che poteva reggere, visto che prima di lui altri colleghi si erano lamentati della temperatura troppo bassa.
    
    Dopo che ebbe riattaccato il telefono e si fu schiarita la gola, indossò invece i suoi bermuda da spiaggia e cominciò a cercare nell'armadio un telo da mare.
    
    L' estate era arrivata al culmine e le previsioni del tempo lasciavano sperare, per i giorni a venire, in cieli tersi e molto, molto sole.
    
    Perché sprecare un giorno fantastico come quello per lavorare chiuso dentro l' ufficio?
    
    Quando gli altri, invece, se ne stanno al mare a crogiolarsi al sole ed a fare bagni?
    
    No, molto meglio andarsene in spiaggia!
    
    Lavorassero gli altri, al posto suo: lui aveva già dato anche troppo, per quell'azienda!
    
    Preparata la sacca con il telo e degli indumenti di ricambio, uscì dal suo appartamento e si diresse verso l'auto, che la sera prima aveva parcheggiato per strada sotto casa, iniziando a caricare il tutto nel portabagagli.
    
    Nonostante fossero soltanto le otto e trenta, faceva già tanto ...
    ... caldo quella mattina, e chissà quanto ne avrebbe fatto di più col passare delle ore.
    
    Mentre stava sorbendosi una bibita fresca in lattina, mollemente appoggiato alla fiancata della macchina, cercando una buona ispirazione su dove dirigersi, Gianni intravide - vicino al portone dello stabile, la sua vicina di casa, Marina.
    
    Lei viveva da sola nel piccolo appartamento all'ultimo piano, e si erano incontrati per la prima volta qualche mese prima in occasione di un piccolo rinfresco organizzato da una coppia appena sposata
    
    che era venuta ad abitare al secondo piano.
    
    A Gianni piaceva molto Marina, il suo fisico, il suo portamento, il suo sguardo sempre sorridente con quegli occhi di un verde così sfumato e così penetrante.
    
    Purtroppo però, non aveva mai avuto l'occasione (o la volontà) di chiederle di uscire insieme.
    
    In quel mentre, Marina stava appena entrando nel portone al rientro dopo aver comprato il suo solito giornale, quando Gianni la chiamò, allontanandosi dalla macchina per farsi notare meglio da lei.
    
    "Di nuovo con un abbigliamento casual sul lavoro, oggi?", gli chiese Marina sorridendo
    
    Gianni si guardò e si rese conto che era indosava solamente i suoi bermuda da mare ed una canotta
    
    stazzonata, un vero e proprio tamarro
    
    Rise del suo stato decisamente comico e si incamminò verso il portone dove Marina si era nel frattempo fermata.
    
    Quando le fu vicino le chiese, speranzoso: "Ho deciso di non andare a lavorare oggi, perché con questa splendida ...
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