Angelo È da quarant’anni la mia metÀ ed io la sua ed insieme siamo una sola entitÀ
Data: 31/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales, Fonte: Annunci69
In quell’estate agli inizi degli anni ottanta il nostro gruppo era diventato davvero grande e verso le nove ormai era facile trovare insieme anche una buona trentina di ragazzi. L’età media era sui diciotto anche se diverse ragazze erano più piccole e qualche ragazzo ne aveva ben più di venticinque. Erano ancora gli anni in cui per divertirsi bastava poco: una passeggiata in centro o lungo la battigia, una chitarra in pineta o in un tratto di spiaggia solitamente non usato, un bagno nella notte, una serata in discoteca, un falò attorno al quale chiacchierare.
Di macchine ce ne erano poche e quindi non ci si spostava molto. In compenso avevamo parecchie moto ma pochi soldi per la miscela... Dimenticavo, un po’ di sesso si faceva, soprattutto con quelle ragazze che venivano nel gruppo proprio con l’idea di darla via durante tutta l’estate. Segretamente qualcuno di noi si divertiva anche tra maschietti, ma non erano anni in cui si poteva dirlo in giro. Ma si faceva, per lo più di nascosto.
Io ero particolarmente fortunato perché i miei avevano il classico appartamentino estivo e quindi nessuno mi toglieva due lunghi mesi di vacanza anche se spesso mezza giornata era dedicata allo studio per recuperare le materie in cui ero stato rimandato.
Quell’estate ero felice e mi sentivo particolarmente grande ed importante: avevo compiuto diciotto anni da poco e finalmente ero riuscito a farmi regalare una Beta GS 250. Uno spettacolo con il quale ero sicuro di fare stragi con le ...
... pulzelle.
Quello che accadde però mi smentì.
Una delle tante sere, ricordo ancora il giorno, era il quindici luglio, ritrovai un ragazzo del gruppo che avevo conosciuto l’anno precedente. Era il classico “sfigato”: un po’ grassottello, con gli occhiali, timido, taciturno. Sempre vestito in modo… strano. Ci avevo parlato alcune volte perché, unico lato positivo, era un grande appassionato di moto, da fuoristrada in particolare, anche se non la possedeva. Ma la desiderava tantissimo.
Come lo vidi gli chiesi subito se era riuscito ad averla. Ormai doveva aver compiuto diciassette anni e la cosa era probabile, magari solo un cinquantino truccato…
“No, mia madre non vuole. Dice che è pericoloso. Tu? Hai sempre la Ducati Six Days?”
“No! Venduta. Ho preso una Beta 250 GS.”
“Noo!”
“Si! Se vuoi domani andiamo a farci un giro.”
“Siii!!! Figo” Che forza il GS! Duecentocinquanta! Una bestia!”
Mi sembrò più simpatico di quanto ricordassi e continuammo a parlare lungo tutto il percorso che, assieme agli altri, ci fece raggiungere, dopo un’oretta di cammino, la parte di spiaggia nei pressi della pineta. Ci raccontammo un po’ come avevamo trascorso l’anno appena passato. Non abitavamo molto lontani ma, terminate l’estate non ci si sentiva più.
Mi disse che era già arrivato da alcuni giorni ma che doveva stare spesso a casa a studiare.
Qualcuno accese un falò e ci si mise tutti seduti ad ascoltare, quasi nell'oscurità, chi si era messo a cantare accompagnato da ...