1. Una fidanzata gelosa


    Data: 29/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Caged_man, Fonte: RaccontiMilu

    ... trasporto e mostrandomi la chiave che teneva al collo mi disse: “Ora ti ho in pugno mio caro”. Da quel giorno la mia vita sarebbe cambiata.
    
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    IL GIORNO DOPO
    
    Il sesso era stato fantastico, ma poi, tenere addosso la gabbia non si è rivelato essere così semplice. La 1° notte è stata un vero inferno. Ogni accenno di erezione era un vero supplizio. Non ricordo quante volte sono andato in bagno nella speranza di ridurre la pressione nella gabbia, di fatto passai una notte pressoché insonne. Addio erezione mattutina e sega di risveglio, erano stati sostituiti da dolore e supplizio. Eppure la cosa aveva anche aspetti eccitanti. L’erezione negata diventava a propria volta fonte di eccitazione e ricerca di nuova erezione. Era un circolo vizioso, dovetti impegnarmi a concentrarmi su altro per cercare di uscirne. Solo verso l’alba crollai in un sonno comunque leggero e tormentato. Al mio risveglio mi sentivo un po’ meglio. Durante il giorno, il disagio, era sicuramente inferiore. Se si esclude la sensazione di una palla schiacciata o il solito gonfiore dello scroto, pur percependone di continuo la presenza, la gabbietta di castità non dava particolarmente fastidio. Decisi di fare visita a Laura. Fortunatamente era in casa da sola. La sua compagna di camera era tornata a casa per festeggiare con il fidanzato, e sarebbe rientrata solo a fine week end. Si era appena alzata e girava per casa, con una canotta dei Lakers che le copriva ...
    ... solo mezzo culo, e non indossava nulla sotto. Mi accolse buttandomi le braccia al collo elettrizzata, tastando con una mano il mio pacco, quasi per volersi accertare che la gabbia fosse sempre al suo posto. Il mio cazzo ebbe un sussulto, ma una fitta dolorosa e frustrante mi ricordò la mia condizione. Mi disse che la sera precedente era stata fantastica e che era stata la più bella (anche sessualmente) da quando eravamo insieme, e mi ringraziava per il regalo stupendo che le avevo fatto. Lo diceva sfoderando un sorriso radioso, mentre con la mano faceva roteare la collanina, con la chiave, che stava alloggiata all’allacciatura dei suoi seni. Il mio pene fu trafitto da un nuovo brivido. Mi chiese come mi sentivo, mentre mi faceva accomodare sedendosi in grembo su di me. Il suo culetto nudo sfregava sulla mia gabbia, solleticando le mie palle e generando in me continue spinte verso le pareti. Ero eccitato senza sfogo, e questa frustrazione mi stava facendo impazzire. Le raccontai della notte difficile che avevo passato e delle sensazioni che mi stava causando ora, dell’eccitazione, del dolore e della frustrazione che mi causava. Mi chiese di abbassarmi i pantaloni perché voleva vederlo con i suoi occhi ed io eseguii. Mi sentivo un po’ ridicolo, con i pantaloni alle caviglie e la gabbietta che mi imprigionava. Laura si abbassò a guardarlo curiosa. La pelle del mio pene strabordava dalle spire metalliche, quasi a voler scoppiare. Laura avvicinò la sua mano, raccogliendo le palle per ...
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