1. LA CHAT – Episodio 2


    Data: 29/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu

    ... supermercato.
    
    Le sue domande cominciarono ad essere di nuovo insistenti ed imbarazzanti, e stuzzicare la parte troia di me con la quale apparentemente dovevo trovare un equilibrio. “Come intendi vestirti?” Risposi che non lo sapevo, probabilmente jeans, delle ballerine ed una maglietta, visto che eravamo a fine Settembre e faceva ancora parecchio caldo. Mi rispose di no, che avrei indossato cosa voleva lui. Cominciò a far domande su cosa avevo disponibile nel mio guardaroba, ed alla fine selezionò una mise molto più elegante. Non mi propose di vestirmi da troia come temevo, anzi. Era un insieme di gonna e maglietta che stava parecchio bene insieme, e delle scarpe con il tacco basso più femminili delle ballerine che avevo in mente. Poi però mi sganciò la bomba: “Devi mettere un reggiseno che non attiri troppo l’attenzione, ma comunque abbastanza carino, ma non devi mettere le mutande. Io mi congelai. “Come, scusa?” … come se avessi potuto fraintendere qualcosa di detto, e non leggere a chiare lettere una cosa scritta. Lui non apprezzava che gli si chiedesse di ripetere, così rispose in modo insolitamente duro: “Come? Con il culo da troia e la fica grondante nudi, che cazzo pensavi?” E poi aggiunse che voleva una foto di me vestita che stavo per uscire, una seconda con la gonna tirata su a far vedere il culo, una terza di fronte a far vedere la fica, una quarta fuori scattata con gli stessi abiti, ed una quinta scattata nel bagno del supermercato, di nuovo con la gonna ...
    ... tirata su fino alla vita a mostrare il culo. Leggere che parlava di me in questi termini mi faceva avvampare, avrei voluto morire, o ucciderlo. Lo odiavo, perché sapeva che l’idea mi faceva vergognare come una ladra sorpresa a rubare, e mi odiavo perché mi piaceva. Feci per rispondere che neanche morta lo avrei fatto, e di nuovo la chat dette errore. Era uscito, senza lasciarmi il diritto di replica.
    
    La mia fica aveva bisogno di carta igienica, o avrei colato su tutto il pavimento. Andai in bagno, e mi asciugai. Solo il contatto della carta mi toglieva il respiro, era come se la mia fica fosse spellata da tanto era sensibile. Di nuovo mi masturbai, furiosamente. Le dita non mi bastavano più ma non sapevo cosa infilarmi dentro, e continuai ad infilarmi quattro dita, cercando di allargarmela e di sentire dentro come ero fatta. Come se non avessi mai sentito il mio interno (ed in parte era così) Alla fine ero esausta e respiravo come dopo due ore di spinning a manetta. Mi ricomposi, mi lavai e iniziai a prepararmi per uscire. Tiri fuori i jeans che avevo previsto, ma non mi attiravano più. I capi che aveva scelto lui erano relativamente anonimi, ma di sicuro di maggior gusto. Aveva abbinato un bianco, un blu ed un azzurro molto adatti a quel fine estate, e mi piacevano. Mi vestii di tutto punto, ma infilandomi anche delle mutandine pulite, e feci per uscire. Sulla porta mi fermai. Ero vogliosa di nuovo di eccitarmi, ma non volevo, non potevo fare quello che mi aveva chiesto. ...