1. LA CHAT – Episodio 2


    Data: 29/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu

    La mattina successiva quando mio marito se ne andò al lavoro accesi di nuovo il PC Sul desktop c’era il “Nuovo documento di testo” contenente la mail dello sconosciuto. Avevo dormito poco, la mia fica mi aveva tenuto sveglia, dicendomi che era vogliosa di un nuovo ditalino come quello della mattina, ma non la avevo potuta accontentare con Luigi accanto a me. Avevo provato una timida offerta al momento di andare a letto, ma lui aveva risposto di essere stanchissimo, e di non avere voglia.
    
    “Va bene” pensai guardando quell’indirizzo email. “Cominciamo a vedere se questo sito esiste davvero” e digitai la parte finale dell’indirizzo. Esisteva, era un sito di email anonime e gratuite che dichiarava essere anche “criptate”. Mi infilai la mano sinistra negli slip (oggi mi ero premurata di togliermi i pantaloni della tuta, non volevo cambiarne una al giorno) ma la mia fighetta reagiva svogliatamente. Voleva lo sconosciuto per godere. Pensai alla mia mail con nome e poi il cognome @gmail.com”, e non potevo certo usarla. Sarei uscita dall’anonimato, e non volevo. Poi rimasi con le mani sospese sopra la tastiera… ma che accidenti stavo facendo? Volevo davvero rispondere al tizio misterioso e pieno di boria? Beh, mi risposi da sola, non è stato borioso. E’ stato educato quanto uno che risponde per mera cortesia a qualcuno che non gli interessa e probabilmente gli sta rompendo le palle. Ecco, lo stavo pure difendendo… Beh, non potevo certamente spiattellagli nome e cognome. Con un giro ...
    ... su Facebook avrebbe trovato il resto, probabilmente. Ma se volevo saperne di più potevo giocare come lui, e farmi una mail anonima.
    
    “annoianna” incredibilmente era occupato, ma aggiungendoci l’anno di nascita 1976 ero riuscita a farmi una email. Avevo messo una password che mio marito non avrebbe potuto mai indovinare, ed in qualche minuto ero proprietaria di una email anonima e che non avrebbe ricondotto a me. Ero di nuovo nella mia comfort zone dove la mia identità era al sicuro, ed avrei potuto tirarmi indietro in qualsiasi momento. E così mandai una mail a quell’indirizzo misterioso. L’oggetto e il testo erano abbastanza tiepidi, ma comunque era quello che mi aveva chiesto di fare, contattarlo via mail. E la mia micia ritornò a svegliarsi. Oddio, che stavo facendo? Mi sentivo stupida ed imbarazzata, ma ormai era partita.
    
    La risposta arrivò in pochi minuti. “Mettiti in slip e reggiseno, scrivi su un foglio ALPHAMASTER, tienilo con una mano sulla pancia lasciando visibile la biancheria, e fatti un selfie allo specchio inquadrando dal collo in giù e mandamelo”
    
    Diventai rossa come non ero mai stata in vita mia, l’imbarazzo mi causava enormi vampate di caldo. Ma soprattutto, stavo inzuppando le mutandine, ed anche quello mi faceva sentire una merda. Ma la figa inzuppata stava reclamando attenzioni. Stavo per chiudere il PC e nel contempo stavo già infilandomi una mano nelle mutande, quando arrivò una seconda risposta: “e non toccarti la fica, schiava. Potrai solo dopo ...
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