Biancaneve ai sette nani - 3
Data: 27/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... simulare una eiaculazione! Guardate.”, e preso in mano il dildo, diede una vigorosa strizzata ai testicoli, provocando un lungo getto di liquido denso e biancastro.
“Anche il liquido è un nostro brevetto e ne forniamo una confezione di dieci litri in omaggio con l’acquisto. Volete provarlo?”, fece insinuante.
“N… no…”, si schermì Biancaneve.
“Su, madamigella, non siate timida… provatelo. Senza impegno… non siete obbligata a comprarlo. Noi della Fuck & Enjoy ci teniamo a far provare i nostri prodotti. Andate pure in camera, provatelo e mi saprete dire.”
Sia pure con una certa riluttanza, Biancaneve prese il dildo e salì in camera. Tenere fra le mani quella cosa così realisticamente viva la metteva tutta in subbuglio. Raggiunta la camera, chiuse la porta, si tolse l’accappatoio, sistemò il dildo dritto su una sedia e ci si sedette sopra. Si aspettava un minimo di resistenza, invece il dildo le scivolò dentro agevolmente come nel burro.
Ma era appena arrivata a sedersi sopra il realistico ciuffo di peli sintetici del pube, quando sentì un fuoco dilaniante risalirle dall’ano alle viscere, al petto, alla testa. Il cuore prese a batterle all’impazzata, mentre al fuoco subentrava un gelo mortale. Fece per gridare, ma solo un rauco guaito le uscì dalla gola contratta. Volse, allora, alla porta lo sguardo disperato e l’ultima cosa che vide fu il volto ghignante del rappresentante… il volto ghignante di Valfrido, senza più il suo travestimento.
E Biancaneve cadde a ...
... terra esanime.
“Stavolta sei morto davvero, figlio di puttana!”, disse Valfrido e se ne andò, lasciandolo a terra, morto, con il dildo avvelenato infisso profondamente nel suo culo.
***
A una certa ora, Fottolo e Bigolo tornarono alla locanda, per avviare i lavori della giornata. Bigolo, il più piccolo della cucciolata, un diciassettenne ben sviluppato e tutto pepe, portava un fascio di frasche per accendere il fuoco nel grande camino, mentre Fottolo si era caricato sulle spalle un quarto di bue da trasformare in bistecche e spezzatino per i prossimi avventori. Entrarono e trovarono la sala deserta.
“Dove si sarà cacciata Biancaneve?”, chiese Fottolo, guardandosi attorno, dopo aver deposto il suo carico sul tavolo massiccio.
“Con chi ha dormito stanotte?”
“Con Brufolo, credo.”
“Hi hi hi hi – ghignò Bigolo – allora mi sa che deve ancora riprendersi…”
“Smettila, sciocco, - lo rimbrottò il fratello maggiore – valla a cercare, piuttosto.”, e cominciò ad armeggiare attorno al camino, per accendere il fuoco.
Bigolo andò verso le scale.
“Biancaneve? - chiamò, volgendosi verso l’alto – Biancaneve, dove sei?”
Nessuno rispose.
“Ehi, Biancaneve, dove ti sei cacciata?”, insistette Bigolo.
“Valla a cercare, - gli disse allora Fottolo – magari sta facendo qualcosa e non ha sentito.”
Il ragazzo si avviò verso le scale.
“Biancaneve? Biancanevuccia? - la chiamava, cantilenando – Dove sei? Non ti nascondere, ho qui la mia bertuccia…”
Ma poco dopo ...