La stanza sbagliata
Data: 25/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
Ciao ragazzi
La reclusione da coronavirus può anche creare crisi da astinenza da attività, ho pensato di accelerare la pubblicazione dei racconti del mio archivio, spero di non annoiare.
Presi il giornale della mattina come il mio rituale quotidiano imponeva ed andai in cucina per una tazza di caffè. L’aprii e fui sorpreso nel vedere una fotografia di Tom. Eravamo andati all'università insieme molti anni prima ed io avevo avuto il piacere di condividere lo stesso pensionato. Il suo nome vero era Tommaso ma aveva deciso che Tom era più appropriato per una carriera politica.
Ricordo che la prima volta che lo vidi scendere da quella scala quasi lasciai cadere i libri. Il suo metro e novanta era sovrastato da capelli neri e luccicanti ed occhi blu che catturarono la mia anima non appena fissai profondamente dentro di loro. Aveva un corpo da nuotatore con spalle larghe che si affusolava in una vita da 75 centimetri. Guardavo il suo sedere sodo, tenuto teso dalle mutande mentre attraversava la sala per andare in bagno. Non sembrò accorgersi del fatto che ero affascinato dal suo fisico. Di tanto in tanto si fermava e diceva “buon giorno” o “come va.” a qualcuno. Sfortunatamente riuscii a mala pena a rispondere, la mia concentrazione era sul suo corpo, principalmente sul suo inguine.
Poi finalmente, di tanto in tanto, avevo il privilegio di entrare in doccia insieme a lui. Nervosamente lo guardavo con la coda dell’occhio mentre si insaponava tra le cosce e tirava su il ...
... suo attrezzo snello e lungo. Sembrò essere consapevole che lo stavo guardando e continuò lo show facendo correre le mani massicce sul suo torace e poi giù sul suo provocante stomaco. il suo spettacolo sotto la doccia mi lasciava sempre duro e bisognoso di liberazione.
Dovevo masturbarmi ogni giorno pensando a Tom e a come sarebbe stato bello sentire il suo corpo vicino al mio, volevo disperatamente che immergesse il suo cazzo nel mio culo fino a sentire i peli del suo pube. Ogni tanto parlavamo e qualche volta giocai con lui e lui si vantava delle ragazze che aveva avuto la notte precedente, quindi non ebbi mai abbastanza coraggio di fargli la proposta.
Più avanti trovai un lavoro in un distributore di benzina e passavo lì la maggior parte del mio tempo, altre alle lezioni ed alla biblioteca. Siccome non avevamo lezioni in comune e lui non era un tipo studioso, Tom scivolò lentamente fuori dalla mia vita per un po’. La prima volta che lo vidi dopo di allora fu durante un lungo fine settimana, quando la maggior parte degli studenti era andato a casa, mentre io ero rimasto a causa del mio lavoro. Tom si presentò alla stazione per fare il pieno.
“Ciao Roby, quindi è qui che lavori.” Mi sorrise mentre io tentavo con tutte le mie forze di non venire nei jeans.
“Sì, fanno cinquanta euro” Risposi troppo nervoso per dire qualche cosa di intelligente. Un altro cliente mi chiamò e quando mi girai Tom se n’era andato e tutto quello che vidi furono i fanali posteriori della sua ...