Una bellissima esperienza. Quinta parte.
Data: 24/01/2019,
Categorie:
Cuckold
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu
... rilassarmi il più possibile. Le nostre posizioni erano molto ravvicinate, quasi a contatto e, mentre le bollicine tonificavano i nostri corpi, ad un tratto ho avuto come la sensazione che la sua mano stesse sfiorando la mia coscia e, piano piano, risaliva lungo il mio corpo. Sono rimasta con gli occhi chiusi e, quando ho sentito di nuovo quella carezza, ha sollevato il braccio in maniera da agevolare il contatto in maniera più diretta, per esser certa che la sensazione non fosse generata dal flusso delle bollicine. Il mio gesto ha avuto l’effetto sperato e, ad un tratto, ho sentito la mano che, dopo aver accarezzato la mia coscia, anziché continuare a salire, si è spostata all’interno di essa e, con fare molto delicato, ho avvertito il contatto delle dita sfiorare la mia intimità. Ho emesso un sospiro, quasi un gemito, di piacere e, lentamente, ho divaricato ancor più le cosce. Quel gesto deve aver indotto la proprietaria della mano ad osare ancora di più e, ben presto, ho sentito distintamente due dita scivolare fra le labbra della fica, per poi insinuarsi dentro di essa, movendosi lentamente, ma in maniera decisa e costante. Un’onda di piacere ha invaso il mio corpo e, girando il viso dalla parte opposta, ho incrociato lo sguardo di mio marito, cui non era sfuggito quanto stava accadendo. Egli, avendo tenuto gli occhi aperti, aveva potuto osservare, attraverso la trasparenza dell’acqua, anche se increspata dalle bollicine, l’audace manovra della ragazza dai capelli rossi. ...
... In quel momento, ho desiderato, con tutta me stessa, che quel gioco proseguisse il più a lungo possibile. Dopo un certo tempo, che a me è sembrato infinito, durante il quale lei ha continuato a masturbarmi dolcemente, d’un tratto il getto delle bollicine è cessato e, immediatamente, lei ha tolto la mano dalla mia figa, mentre io, invece, continuavo a tenere gli occhi chiusi, finché la voce di Luca mi ha riportato alla realtà. Aprendo gli occhi, ho visto che lei stava uscendo dalla vasca e, preso l’accappatoio, si stava dirigendo verso la sala adibita a ristorante, annesso alla struttura. È stato in quel momento che Luca mi ha fatto notare che era ora di pranzo e che quel servizio era compresso nella nostra prenotazione, quindi siamo usciti anche noi e ci siamo incamminati sulle orme della rossa, che giunta in sala, si era seduta ad uno dei pochi tavoli ancora liberi. Nel sedermi a mia volta, ho, di proposito, scelto il posto davanti a lei, a poca distanza e, con fare quasi distaccato, ho fatto in modo che il mio accappatoio si aprisse in modo da offrirle una perfetta visione del mio seno. Per tutta la durata del pranzo, c’è stato un continuo scambio di occhiate, di piccoli sorrisi e di gesti intriganti, volutamente provocatori, come leccare in maniera molto languida il cucchiaino con cui mangiavo il dolce. Anche lei, in qualche modo, mi ha provocato, mentre mio marito osservava tutto questo in silenzio, ma con il viso carico di felicità, perché finalmente si stava realizzando ...