1. Con il dottore, la visita è più approfondita ep.6


    Data: 21/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    Mio marito mi raggiunse in cucina e mi disse che lo aveva chiamato il dottore. Ero curiosa di sapere cosa gli avesse detto, e lui iniziò a tergiversare un po' prima di rispondere, poi mi disse con parole sue:" vuole che stasera andiamo a cena da lui. Ci sarà anche un suo amico!". Quando mi disse così, pensai:" povera me, mi faranno nera, e a lui, lo distruggeranno a sfotterlo!!". Poi continuò:" ha aggiunto che se voglio, posso rimanere con voi, altrimenti ti lascio li e ti devo venire a riprendere quando mi chiama lui. Vuole anche che tu metta un vestitino corto sensa intimo, solo calze e tacchi alti". Io lo guardai, e con quel sorrisetto malizioso gli dissi, sapendo già cosa fare:" che ne pensi? ci andiamo oppure no?". Volevo che fosse lui a dirmi di si, tanto di no non me l"avrebbe mai detto. Anche lui, come me, era attratto dalla sua superiorità, godeva nel sentirsi sottomesso e nel vedermi scopata da lui; ma ora ne avrebbe trovati addirittura due per fottermi, e la cosa lo eccitava ancora di più.
    
    Quindi senza guardarmi disse:" va bene andiamo, però non facciamo troppo tardi, domattina devo lavorare". Sistemammo i nostri figli con una scusa dai miei genitori, e ci preparammo. Il dottore voleva un vestitino corto!, ed io lo accontentai: mi misi un tubino stretto color blue maren, niente intimo sotto, e un paio di tacchi vertiginosi. Vi devo dire che vestire in questo modo lo adoro, oltre a tirare fuori tutta la mia femminilità, mi fa anche sentire più troia, ...
    ... accendendo negli altri, irrefrenabili impulsi animaleschi.
    
    La sera arrivammo lì puntuali, il dottore, come sempre, fu molto ospitale e mi accolse con grande calore; mi baciò in bocca e con una mano dietro la schiena, mi condusse in casa; a mio marito nemmeno lo considerò, lui ci seguì senza fiatare. Quando fummo al secondo piano, trovammo il nuovo amico che era in cucina, e doveva essere un buon cuoco, aveva cucinato del pesce. Era bell'uomo, sulla cinquantina, un moraccione niente male, bel fisico e alto quanto il dottore, anche lui era un suo collega; la prima impressione fu molto positiva, sembrava anche simpatico. Dopo aver scambiato due chiacchiere insieme, il dottore mi chiese di aiutarlo ad apparecchiare, e di
    
    mettere un grembiule per non sporcarmi. Mi passò il grembiule e mi disse:"vai a indossarlo e ritorna", mentre me lo diceva, mi tirò a sé, mi abbracciò, e mi baciò in bocca. Ormai erano già alcuni mesi che lo frequentavo, e capii subito il porcone, cosa intendesse con quel gesto; andai in bagno, mi tolsi il vestito e indossai il grembiule, lasciando solo le autoreggenti e i tacchi. Non appena rientrai in cucina, l'amico mi dette una sculacciata e disse a mio marito:" ma come fa un cornuto come te, a tenere testa a una troia del genere!!", ridemmo tutti.
    
    Avevo subito capito di che pasta era fatto l'amico, e mi incuriosiva il suo modo di fare, così alla mano e diretto. Non mi toglieva gli occhi di dosso, e la cosa mi eccitava. Non c'è cosa più bella che sentirsi ...
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