La mamma è sempre la mamma.
Data: 20/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fenice1967, Fonte: Annunci69
... quel movimentato periodo universitario - al frenulo del pene, e poi a mungermi vigorosamente il cazzo, in quel modo che a me piaceva da morire. "Maledetto stronzo bastardo", penso io, intrappolato in quella situazione.
Poggiai il microfono del telefono contro la spalla in modo da sentire lo sproloquio della signora, che parlava senza interruzione di chissà che cosa, e da non far sentire a lei i mugolii soffocati che mi uscivano dalla bocca, insieme a un insistente "Basta, basta, finiscila ... non ne posso più".
Dopo un bel po' di quella tortura, il mio apparato genitale disse che la misura era oramai colma. Un lungo e potente fiotto di sborra si riversò in parte sul pavimento e in parte sulle gambe di Giulio, che se la rideva soddisfatto.
Giusto il tempo di riprendermi che sento la signora Rosa dire "E' stato un piacere scambiare quattro chiacchiere con te, salutami i tuoi, mi raccomando. Mi puoi passare Giulio ora?"
"Certo", dico io con la voce ancora tremante "E' quì davanti a me (bastardo), ora glie lo passo".
Diedi la cornetta a Giulio e lui, come se niente fosse incominciò a parlare dei cazzi suoi con la madre.
Volevo vendicarmi, così pensai di ripagarlo con la stessa moneta.
Mi avvicinai a lui e presi a baciarlo, a mia volta, dovunque. Lui ostentava sicurezza ed indifferenza, così decisi di usare le maniere "forti".
Mi diressi verso il suo cazzo, ancora perfettamente eretto, e incominciai a fargli un pompino; poi cominciai a toccare con le dita ...
... quella che sapevo essere la sua zona erogena più sensibile, ovvero il perineo.
A quel gesto lui ebbe un sussulto, mi guardò e mi fece cenno con la testa di non continuare; tuttavia io ero intenzionato a prendermi la mia bella rivincita, e così proseguì imperterrito con il pompino, continuando a massaggiarlo. Gli stropicciai lo scroto e poi gli toccai lo sfintere e lui, per tutta risposta ebbe un fremito che lo scosse dalla testa ai piedi.
Conoscevo bene il mio pollo, così continuai anche se lui, con le spalle appoggiate al muro, tentava di allontanarmi senza successo. La sua voce era sempre più rotta e oramai parlava con la madre solo per monosillabi.
"Si ... si ....", continuava a dire in tono sempre più sommesso, mentre la signora Rosa continuava a parlare a ruota libera dei cazzi suoi.
D'improvviso lo sentii fremere e, spalancando la bocca in un grottesco urlo muto, mi riversò nella bocca qualche ettolitro della sua sborra calda.
Io mi guardai bene dall'inghiottirla subito, anche se continuai a ripulire coscienziosamente il suo cazzo da ogni traccia di sperma.
Poi, stremato, lui fece "Ok mamma, ora devo andare ... ci sentiamo domani, ciao".
Chiuse il telefono, ed in quel momento io mi sollevai in piedi davanti a lui e lo fissai. Ansimava e la sua faccia era stravolta.
Spalancai la bocca e misi in mostra tutta la sborra che avevo ricevuto da lui, quasi come nella scena finale di un film porno. Quindi la richiusi ed inghiottii in un sol colpo tutta ...