La mamma è sempre la mamma.
Data: 20/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fenice1967, Fonte: Annunci69
Non sono gay, non mi sono mai sentito tale, ma solo molto, molto curioso...
Avevo allacciato già da qualche tempo una relazione con Giulio, il mio coinquilino, uno scapolone di 18 anni più grande di me; io a quel tempo avevo 22 anni e frequentavo l'università. Il nostro rapporto era basato sopratutto sul sesso con pochi limiti e, quindi, sul soddisfacimento reciproco delle curiosità omo e bi sessuali. Tuttavia entrambi amavamo - quando possibile - le relazioni con l'altro sesso, sia singolarmente, sia in coppia.
Devo dire che il nostro menage funzionava abbastanza bene: la condizione che avevo posto all'inizio, e che Giulio aveva prontamente accettato, era: "Niente scenate di gelosia, niente volontà di possesso in esclusiva dell'altro. Ognuno di noi due, finita la scopata, fa quello che cazzo vuole! se a me va di trascinarmi in camera un altro uomo, una donna o un trans, bè ... deve andare bene così, senza alcuna recriminazione successiva. Prendere o lasciare".
Volevo sentirmi finalmente libero di fare, nel rispetto dell'altro e evitando spiacevoli sorprese, quello che volevo e che per tanti anni non avevo potuto concretizzare.
Un pomeriggio torno dall'Università e trovo Giulio ad attendermi in soggiorno. Mancava da casa da qualche giorno, infatti la ditta di arredi per la quale lavorava lo aveva mandato in un paesino sperduto della Valtellina a montare i mobili di un lussuoso loft, ed ora era tornato ingrifato più che mai e intenzionato a montare ...
... me!
Come mi vide si fece incontro e mi abbracciò forte, ficcandomi tutta la lingua in bocca e dandomi una vigorosa raspata al cazzo e alle palle.
A dire il vero a me non sembrava vero che fosse tornato, cominciavo a sentirmi un tantino solo e bisognoso di "affetto" e di coccole. Il desiderio di farmi una rigenerante scopata era anche dato dal fatto che Richard, un ragazzo ivoriano conosciuto all'università e dal quale di tanto in tanto amavo farmi rompere il culo e inondare la faccia di sborra, era partito per ritornare al suo paese per un periodo di vacanza.
Quindi potete ben capire che i miei ormoni erano in fibrillazione.
Così avvinghiati ci dirigemmo, quasi fosse un ballo, verso la camera di Giulio, che aveva un bel letto matrimoniale comodo e soffice. Ci spogliammo alla velocità della luce e ci sdraiammo pronti a darci da fare.
Sia io che Giulio avevamo il cazzo dritto e duro come il marmo; eravamo veramente curiosi: lui ricoperto di peli fino al collo, quasi fosse un peluche, io completamente privo di peluria (comprese le parti intime che mi depilavo giornalmente), e con i capelli lunghi raccolti con una coda.
Rimanemmo li per un po', con lui sopra di me, intenti a limonare e a darci dei lunghi baci, con i nostri cazzi puntati l'uno contro l'altro che stentavano a piegarsi sotto la pressione reciproca dei corpi.
Poi iniziai col fare un bel pompino a guance incavate a Giulio, per scaldarlo e per portarlo dove volevo, ovvero ad incularmi duramente e in ...