1. La mamma è sempre la mamma.


    Data: 20/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fenice1967, Fonte: Annunci69

    ... profondità.
    
    Dopo una decina di minuti io mi trovavo con la faccia schiacciata contro il cuscino e con il culo proteso verso di lui. Giulio mi stava letteralmente aprendo in due il buco del culo; il suo cazzo stava entrando dentro di me centimetro dopo centimetro, ben lubrificato da saliva e vaselina, portandomi a vette di godimento estremo.
    
    "Cazzo, godi proprio come una troia", disse ridendo Giulio. Io non risposi, ero troppo impegnato a mordere il cuscino e a non urlare dal piacere.
    
    Il suo cazzo era bello, lungo e grosso, con una cappella che faceva venire voglia di succhiarlo solo a guardarlo, anche se sinceramente non reggeva il confronto con quello di Richard; giovane membro di ben altre dimensioni, nero come la pece e con uno schizzo di sborra prorompente.
    
    Comunque mi ritrovavo in quella situazione paradisiaca e mentre ero impegnato a smanettarmi il cazzo, che era arrivato al limite della sopportazione, squilla il telefono fisso in soggiorno.
    
    "Tombola", penso tra me e me "E adesso chi cazzo è che rompe?".
    
    Giulio fa finta di niente e prosegue a devastarmi lo sfintere perfettamente depilato, ma il rompiscatole telefonico insiste nel suo proposito di rompere le uova nel paniere.
    
    "Vai a rispondere tu", mi dice Giulio con voce affannata, togliendo bruscamente la sua nerchia dal buco del mio culo - oramai dilatato a dismisura - e asciugandosi il sudore con il dorso della mano. "Sicuramente è qualche tuo collega di Università che ti deve parlare".
    
    Io ...
    ... mugugno un po, ma poi lui mi dà una sonora sculacciata sulle natiche, al ché mi tiro su e vado, completamente nudo e con una bella erezione in corso, a rispondere al telefono.
    
    "Pronto, chi è?", faccio io con fare scocciato.
    
    Dall'altra parte mi risponde una voce di donna anziana che mi fa: "Ciao sono Rosa, la mamma di Giulio. Per caso è già tornato dal lavoro?".
    
    Io le rispondo di si e le dico che è nell'appartamento con me. Non finisco di proferire quelle parole, che la petulante signora mi attacca un bottone colossale, chiedendomi notizie dei miei, dei miei esami all'università, di come stessi di salute ... ma farsi un po' di cazzi suoi no?
    
    Insomma, mentre ero li intento a rispondere, mi accorgo che Giulio mi sta fissando completamente nudo, ridendo come un pazzo, appoggiato allo stipite della porta.
    
    Così faccio una serie di gesti indirizzati a lui per fargli capire di prendere la comunicazione e di levarmi la mamma dalle palle, ma lui niente!
    
    Ad un tratto lo vedo avvicinarsi ed abbracciarmi. Poi incominciò a baciarmi e a darmi piccoli morsi dovunque, compresi sopratutto i capezzoli (cosa che mi fa letteralmente andare in delirio e fuori di testa).
    
    Io cominciai a non capire più nulla: tra la madre che mi parlava al telefono e lui che mi torturava a quel modo, mi sembrava di svenire per l'imbarazzo e il piacere.
    
    Prese poi a farmi un bel succhiotto sul collo, mentre con la mano ruvida da falegname cominciò dapprima a giocare con il piercing che avevo - in ...