1. Un regalo inaspettato (racconto breve)


    Data: 16/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MoonCat74, Fonte: Annunci69

    ... chinandosi verso di me e portandomi il perizoma davanti alle bocca.
    
    Eccitato e con il calore che mi sale nel ventre obbedisco senza fiatare. Inizio a passare la lingua su quel pezzo di stoffa. Ha il profumo ed il sapore della sua fica ma anche un altro gusto dolciastro.
    
    La mia aguzzina si e fatta scopare a pelle ed ora mi sta facendo assaporare il seme del suo amante rimasto sulle mutandine.
    
    «Ti piace sgualdrina?» mi chiede con tono sempre più autoritario, ed io non posso fare altro che annuire.
    
    «Bene allora ti do anche il resto.» Così dicendo Marta tenendo il vestito sollevato sale sopra il letto e si accovaccia sopra la mia faccia mettendomi la passera proprio sopra la bocca.
    
    «Puliscimi per bene la figa da brava zoccola mentre ti racconto quello che ho fatto stasera.»
    
    Io eseguo senza discutere ed inizio a leccare e succhiare la passera di Marta farcita di dolce sperma e dei suoi umori mentre inizia a narrare la sue vicende e continua a variare col cellulare le vibrazioni del butt-plug nel mio culo.
    
    «Matteo è venuto a prendermi in macchina sotto casa stasera. Come mi ha vista mi ha palpato subito il culo sto porco! Io gli ho tirato prima una sberla, ma poi l'ho baciato. Sa che mi piace essere toccata il culo, ma almeno un "Buonasera" o un "Ciao" prima di allungare le mani. Poi siamo saliti in macchina, mi ha chiesto se ero senza mutandine, io ho tirato su il vestito e gliele ho fatte vedere. E' rimasto un po deluso, allora scherzando gli ho detto ...
    ... che la mia passera se la doveva guadagnare se voleva vederla. Arrivati al pub è stato decisamente più galante, almeno fino a quando abbiamo finito di mangiare. Intanto che ascoltavamo la musica ha cominciato a baciarmi sul collo e infilarmi le mani sotto al vestito. Mi conosci, per un po ho resistito, poi ho aperto le gambe e l'ho lasciato spostare le mutandine. Mi ha sditalinato li in mezzo a tutti con il rischio che qualcuno ci vedesse. Per fortuna c'era la musica alta sennò qualcuno mi avrebbe anche sentita mentre godevo...»
    
    Il racconto di Marta mi sta eccitando da morire, mentre continuo a gustare avidamente la sua fica e lei comincia ad ansimare mentre prosegue a parlare.
    
    «Quando siamo usciti dal locale e siamo tornati al parcheggio voleva portarmi a casa sua per scopare, ma io avevo una voglia pazzesca, e soprattutto avevo il pensiero di te legata qua ad aspettarmi come una devota schiava. Arrivati alla macchina, prima di salire, l'ho baciato poi mi sono inginocchiata e gli ho tirato fuori il cazzo dai pantaloni ed ho cominciato a succhiarglielo. Pochi istanti dopo ero a novanta sul cofano della macchina col vestito sollevato sulla schiena con lui che mi fotteva da dietro tenendo spostate di lato le mutandine fino a venirmi dentro. Quando abbiamo finito voleva ancora portarmi a casa sua per il bis, ma gli ho detto che avevo un'amica speciale che mi stava aspettando e che per stasera si doveva accontentare. Ha capito e mi ha riaccompagnata a casa. E ora sono qui ...