1. Andai per scopare e ...fui scopato 3


    Data: 11/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: ALBIRN, Fonte: Annunci69

    ... baciava.
    
    Crollammo a letto, abbracciati in un sonno profondo fino al mattino.
    
    Facevamo colazione assieme e poi Krystian andava al lavoro; io tornavo un pò a letto e poi mi alzavo, mi docciavo e giravo per casa in perizoma e tacchi. Camminavo per ore come mi aveva insegnato lui, mi sedevo accavallavo le gambe con grazia, mi alzavo, andavo alla finestra ed intanto facevo qualche faccenda e preparavo il pranzo.
    
    Kry tornava verso le 13 e 30 , mangiavamo assieme e poi ci coccolavamo un pò sul divano; alle 15 doveva riaprire il salone.
    
    Io salivo sul terrazzo a prendere il sole e raramente uscivo; la sera arrivava non prima delle 20 e se non era troppo stanco uscivamo a mangiare qualcosa sul lungomare.
    
    Quando eravamo a casa iniziò a curarmi le mani ed osai anche uno smalto trasparente sulle unghie; ci provavamo i suoi vestiti, scambiandoceli di continuo. Iniziai a preferire quelli strettamente femminili ed in special modo le minigonne. Insegnò a portarle ed a non far vedere l'intimo quando camminavo o quando mi sedevo; con i tacchi le mie gambe abbronzate spiccavano dalla minigonna con il piacere di tutti e due!!
    
    Una sera particolarmente calda, salimmo sul terrazzo per cercare un pò di frescura; eravamo nudi, alla luce della luna, con solo il perizoma. Stavamo abbracciati e ci baciavamo teneramente, mi sussurrava paroline dolci accarezzandomi su tutto il corpo; si sedemmo a terra con le spalle appoggiate al parapetto. Baci baci baci fino a quando gli scivolai tra ...
    ... le gambe e gli presi il cazzo in bocca, iniziai a pomparlo e lui a tenermi la testa scopandomi la bocca. Mi liberai della presa, sfilai il mio perizoma, mi bagnai il culetto con la saliva e poi mi sedetti su di lui guidando il suo uccello dentro di me. Eravamo uno difronte all'altro, mi muovevo su e giù e lui mi aiutava con le mani sollevandomi le cosce; mi aggrappai con le mani al parapetto ed aumentai il ritmo sussurrando "mi vuoi troia? mi vuoi troia?".
    
    Eravamo in un lago di sudore e non solo per il caldo; venimmo assieme con piccoli urli soffocati e ci abbandonammo uno nelle braccia dell'altro.
    
    I giorni passavano lenti ma non mi annoiavo; amavo aspettare il mio uomo tornare dal lavoro, amavo le piccole attenzioni che mi rivolgeva e le notti non erano mai banali. Fare l'amore era stupendo ed ormai non sentivo più nessun tipo di dolore quando mi penetrava, era totalmente naturale.
    
    Ero diventato bravo a camminare con le scarpe alte e mi regalò anche un paio di ciabattoni con il fondo di sughero per stare in casa; erano altissimi e mi eccitava un casino girare per casa calzandoli ed indossando solo il perizoma.
    
    Una sera mi telefonò Kry dicendomi che passava a prendere un paio di pizze da mangiare in terrazzo; verso le 20 e 30 mentre stavo riordinando per casa, sentii il campanello e pensando fosse lui andai ad aprire cosi come ero. Spalancata la porta mi trovai davanti Maria e Kry con le pizze; rimasi a bocca aperta e d'istinto cercai di coprirmi. Per un attimo ...