1. Il figlio di rosa - cap. 2


    Data: 10/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: klo2000, Fonte: Annunci69

    ... una volta con un compagno di seminario con cui in una soffitta si erano confrontati i piselli, a tredici anni…questa era la prima volta che seguendo l’istinto si abbandonava alla passione…sentendo che Attilio non si sottraeva al suo bacio, ma anzi lo assecondava, osò tentare quello che alcune volte gli avevano confidato in confessione: il bacio con la lingua….provò ad insinuare la sua nella bocca dolcissima del giovane che non la respinse, ma anzi cominciò a sfiorarla con la sua…e poi a succhiarla e presto il gioco divenne reciproco e appassionato…
    
    Dopo un po’ di quella insperata delizia l’uomo infilò una mano nel pigiama del ragazzo alla ricerca del membro…lo trovò già quasi del tutto rigido…si voltò tremante e lo vide…le sue dita non riuscivano quasi a cingerlo tutto da quanto era grande…provò a misurarlo con il suo palmo…per quanto protendesse le dita, era più lungo della sua spanna…cominciò a menarlo facendo scorrere la pelle in basso fino a dove la saldatura del frenulo lo permetteva…quando si abbassava la mano, la cappella lucida e carnosa esprimeva tutta l’energia e la potenza maschile anche in un corpo ancora acerbo e malato…era come se si trattasse di due persone diverse…dolce e delicato il ragazzo…potente e virile il membro…la grazia di Rosa…e, immaginava, la rozza violenza di Marsilio…
    
    “Ti faccio male?…” chiese l’inesperto sacerdote…
    
    “No…no…è bello…”
    
    “Vuoi che continui?…”
    
    “Si, la prego, don Luigi…” il sacerdote provò un attimo di fastidio sentendosi ...
    ... chiamare così…
    
    “Attilio…chiamami soltanto Luigi e non darmi del lei…” poi non disse altro e scese con la bocca a baciare quella carnosa meraviglia che impugnava ancora un po’ maldestramente…mo non poi così male da non dare goduriose sensazioni al ragazzo…
    
    Leccò più volte la saporita cappella…ruotò la lingua tutto attorno al glande, e sotto, dove si restringeva e cominciava la lunga asta…sul filetto…e poi giù, verso i testicoli gonfi del giovanetto…leccò tutto avidamente e poi introdusse nella bocca il pulsante cazzone e cominciò succhiarlo con forza, come l’istinto gli suggeriva…il ragazzo gemeva di piacere e il prete cercava di capire dai sospiri quali erano i movimenti che più gli erano graditi…la cosa che lo colpì molto fu il fatto che Attilio gli pose una mano sul capo per spingerlo ad ingoiare di più…e con la mano gli dava il ritmo del movimento…per essere due completamente inesperti stavano facendo veramente grandi progressi nell’arte di dare e ricevere piacere…
    
    Nella mente del sacerdote c’era un turbinio di pensieri…le sensazioni che stava provando erano mescolate alle confessioni che aveva ricevuto…donne che gli raccontavano talvolta nei minimi particolari come venivano possedute dai mariti o dagli amanti…e ragazzi che gli confessavano i loro peccati solitari…o…i giochi particolari che facevano in gruppo…certe letture che aveva fatto in seminario di libri proibiti che descrivevano i più terribili peccati…la sodomia…e immagini di diavoli con membri enormi come ...